La Nuova Sardegna

convegno oggi a sassari

Storia delle donne in Sardegna tra medicina e archeologia

SASSARI. Si può fare storia delle donne, del rapporto tra genere e società, in tanti modi. Lo dimostra il convegno «I resti scheletrici come documento di salute e di malattia, di vita e di morte....

26 novembre 2015
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SASSARI. Si può fare storia delle donne, del rapporto tra genere e società, in tanti modi. Lo dimostra il convegno «I resti scheletrici come documento di salute e di malattia, di vita e di morte. Per un nuovo approccio alla storia delle donne sarde» che si terrà oggi a partire dalle 16 nell’aula magna dell’Università, organizzato dal dipartimento di Scienze biomediche e dal Csaps (Centro di studi antropologici, paleontologici e storici dei popoli del Mediterraneo).

All’introduzione di Andrea Montella, direttore del dipartimento di Scienze biomediche, e di Marco Milanese, direttore del Csaps, seguirà una relazione di Eugenia Tognotti intitolata «Tra storia, antropologia e paleopatologia: un nuovo approccio alla storia delle donne sarde». Subito dopo, lettura magistrale di Gino Fornaciari su «Stile di vita e malattie delle nobildonne del Rinascimento: le corti degli Aragonesi a Napoli e dei Medici a Firenze». Seguiranno gli interventi di Daniela Rovina («Sepolture femminili nel cimitero medievale e post medievale del Duomo di Sassari»), di Elena Mazzeo («Da Sisaia alla donna nuragica di Flumineddu»), di Pasquale Bandiera («Condizioni di salute e stili di vita delle donne sarde dal Medioevo all'età moderna: i dati osteoarcheologici»), di Anna Bini («Il villaggio di Sant'Antioco di Bisarcio tra XIV e XVIII secolo: stile di vita e patocenosi della popolazione femminile»), di Rita Maria Serra («Le donne nel territorio sassarese dal Prenuragico al Medioevo. Aspetti paleoantropologici») e di Yolande Asara («La dieta delle donne sarde attraverso l'analisi dei metalli. Primi risultati di uno studio paleonutrizionale»).

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