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A Ottana si respira ottimismo Gas nel futuro della centrale

di Federico Sedda
A Ottana si respira ottimismo Gas nel futuro della centrale

OTTANA. «Dall’incontro dell’altro ieri al tavolo del ministero dello Sviluppo economico sul problema dell’essenzialità delle centrali elettriche sono emersi spiragli positivi per la centrale...

26 novembre 2015
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OTTANA. «Dall’incontro dell’altro ieri al tavolo del ministero dello Sviluppo economico sul problema dell’essenzialità delle centrali elettriche sono emersi spiragli positivi per la centrale termoelettrica di Ottana Energia, anche se, fino a quando i giochi non saranno chiusi con un prossimo incontro, non bisogna abbassare la guardia». Lo sostiene Confindustria della Sardegna centrale che, in una nota diffusa all’indomani del vertice romano tra governo, Regione, Confindustria e sindacati nazionali e regionali di Cgil, Cisl e Uil, fa sapere che, dall’incontro, sono emerse prospettive concrete per la centrale di Ottana e per il sito industriale nel suo complesso. In particolare, secondo la Confindustria nuorese presieduta da Roberto Bornioli, «è stato ipotizzato un percorso per garantire un futuro al sito industriale e alle imprese insediate in un quadro che, negli ultimi giorni, sembrava fortemente compromesso». Stando a quanto diffuso dai comunicati ufficiali sui contenuti del vertice, il caso Ottana è stato affrontato in modo esplicito dallo stesso ministro Federica Guidi che, dopo averne discusso in precedenza con il presidente Francesco Pigliaru, ha fatto sapere che, nelle ultime ore, la struttura tecnica del ministero e Terna stanno valutando l’opzione di un regime che garantisca a Ottana Energia «la riaccensione rapida e l’erogazione in rete in condizioni di equilibrio nella Sardegna centrale». Fuori dal linguaggio tecnico significa che la centrale del gruppo Clivati potrebbe essere inserita nel lavoro di ripartenza della rete elettrica sarda in alternativa o in supporto alla centrale turbogas di Assemini che conserva, comunque, l’essenzialità anche se è in via di dismissione. Problemi tecnici e non semplici da risolvere che verranno affrontati in un prossimo incontro separato da altre tematiche. Per ora bisogna accontentarsi dei segnali positivi arrivati da Roma. Segnali che tengono conto degli sforzi di tutti per cercare una via di uscita a una crisi fino a ieri senza sbocchi.

«È stato valutato positivamente – sottolinea Confindustria – il piano di investimento presentato dall’azienda per la realizzazione di un deposito costiero di gas naturale liquido da realizzare a Oristano su terreni di proprietà dell’azienda stessa. Un progetto, questo, finalizzato alla riconversione a gas della centrale elettrica di Ottana che prevede la collaborazione di partner internazionali. In questo quadro – osserva l’associazione degli industriali nuoresi – bisogna rimarcare il sostegno dato dal presidente della Regione Pigliaru e dall’assessore all’Industria Piras a tutta la vertenza. Il tutto all’interno di un contesto unitario costruito da Regione, Confindustria e sindacati che insieme hanno condiviso una strategia comune». È ancora troppo presto, tuttavia, per cantare vittoria. «I giochi – conclude Confindustria – non sono ancora chiusi perché le decisioni definitive arriveranno nel corso di un prossimo incontro». La storia di Ottana insegna che, per il futuro di questo sito, la cautela non è mai troppa.

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