La Nuova Sardegna

Compagni contro le anime di Sel si spaccano nell’isola

Compagni contro le anime di Sel si spaccano nell’isola

Una parte già lavora per dare corpo a Sinistra Italiana L’altra metà vuole federarsi con Irs e Rossomori

23 novembre 2015
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SASSARI. Bandiera erosa. Sel si sfalda in Sardegna, sfilacciato dai troppi tatticismi. Tra la voglia di stare vicino al Pd e la paura di venire oscurato. I compagni in assemblea mettono nero su bianco una spaccatura che esisteva da tempo tra le anime del partito.

Da una parte l’area legata a Michele Piras e più fedeli alla linea nazionale. L’assemblea a Roma il 24 ottobre ha deciso di iniziare il percorso che porterà Sel a diventare Sinistra Italiana. Il sangue rosso di un movimento che vuole raccogliere chi non si riconosce dentro un Pd che sembra sempre più centro e sempre meno sinistra. Per loro un processo inevitabile.

Dall’altra l’area vicina a Luciano Uras, che non si riconosce nel progetto nazionale e punta più su un partito della sinistra sovranista. Attraverso un patto federativo con Rossomori e Irs. Un percorso del tutto differente da quello nazionale.

Vendola. Le due visioni si sono scontrate alla fine il documento che sostiene la linea Uras passa con 28 voti su 104 delegati. La maggioranza di chi era rimasto in aula. E in ogni caso l’area Uras aveva, di poco, i numeri per considerarsi maggioranza. Ma al di là di un testo approvato, che potrebbe essere anche rivisto, il documento segna la distanza tra due modi di vedere il futuro del partito. Inutili le attività di mediazione e il tentativo di ricomporre la frattura. Respinta al mittente anche la proposta di non votare la mozione. Il segretario Nichi Vendola aveva dato la sua disponibilità a presiedere una assemblea a dicembre, ma la strada era già scelta dalla maggioranza. Si è andati al voto.

Zedda. In realtà sui due veri nodi che potevano portare alla rottura c’è identità di vedute. Piras e Uras sostengono la candidatura di Massimo Zedda come sindaco di Cagliari e l’alleanza con il Pd e il resto delle forze di centrosinistra per le Comunali.

Regione. E anche sul governo della Regione per tutte e due le anime si deve portare avanti l’esperienza. Anche se Piras non nasconde i suoi dubbi su alcune politiche portate avanti dalla giunta Pigliaru su temi come trasporti, lavoro e ambiente. Ma per tutti e due l’alleanza non si deve rovesciare in Regione.

Le diplomazie sono a lavoro, ma le due anime sembrano andare avanti per la propria strada. Uras non aderirà in Senato a Sinistra Italiana, Piras oggi a Sassari presenterà il movimento nell’isola. (l.roj)

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