La Nuova Sardegna

Siniscola, il sindaco Celentano ci ripensa: ritirata l’ordinanza "anti cani" in casa

Siniscola, il sindaco Celentano ci ripensa: ritirata l’ordinanza "anti cani" in casa

Sospeso il provvedimento che limitava a 3 il numero massimo di amici a 4 zampe da tenere nelle abitazioni

20 novembre 2015
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SINISCOLA. Sospesa. Ha avuto vita breve, brevissima, l’ordinanza firmata dal sindaco di Siniscola, Rocco Celentano, provvedimento col quale fissava a tre il numero massimo dei cani da accudire in casa propria.

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«Domani (oggi per chi legge, ndr) sospenderò l’ordinanza, che risulta carente», ha annunciato ieri sera in aula consiliare, il primo cittadino siniscolese, travolto dalle polemiche. Celentano non è affatto ritornato sui suoi passi, nel senso che non ha accantonato l’idea di mettere mano al problema del «disturbo della quiete». Ma ha deciso che rivedrà il provvedimento. «Convocherò nei prossimi giorni una commissione con Asl e vigili per stilare un regolamento da portare in consiglio comunale – ha fatto sapere all’assemblea civica –. Il problema comunque va affrontato e risolto, viste le numerose proteste sollevate da diversi cittadini che lamentano il disturbo alla quiete causata dall’abbaiare continuo di cani in appartamenti dei vicini», ha spiegato.

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L’ordinanza insomma verrà riscritta. Con l’augurio che sia meno restrittiva, considerato che il provvedimento ha fatto scatenare le polemiche soprattutto perché non faceva distinzioni: il limite di tre cani valeva per chi abitava in un appartamento come per chi stava in campagna o disponeva comunque di uno spazio adeguato. Eccessivo. «Un incitamento all’abbandono per sovrannumero, con il conseguente incremento del randagismo», lamenta una residente, Simona Faboni Carini.

Un vero problema per i cacciatori, ad esempio. Che di cani spesso ne hanno più di tre.

L’ordinanza di Celentano era stata motivata dallo stesso sindaco come «un necessario intervento in seguito a diverse segnalazioni di privati che lamentano il disturbo proveniente da case che ospitano un numero elevato di cani», con l’intento «di migliorare la qualità della vita». Dai banchi dell’opposizione si era levata subito la protesta: «Che il sindaco ritiri l’ordinanza», aveva detto Zente Nova. Ieri, la sospensione.

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