La Nuova Sardegna

Da Sel a SI, la fusione non riesce

Da Sel a SI, la fusione non riesce

Pizzuto e Cocco: nessun gruppo in Regione. Piras: liberi, ma processo inevitabile

17 novembre 2015
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CAGLIARI. Compagni, ma non troppo. La bandiera rossa si tinge di giallo. Al centro c’è la nascita della nuova esperienza la Sinistra Italiana. Per ora è un gruppo nato alla Camera in cui sono confluiti tutti i deputati di Sel, una parte dei transfughi Pd e alcuni parlamentari che hanno dato l’addio al Movimento 5 stelle. Anche al Senato si è costituito il gruppo, ma non tutti hanno aderito. Luciano Uras ha fatto capire che l’ingresso non era automatico e non ha annunciato la sua adesione.

Michele Piras, presente anche alla prima romana del movimento, è stato tra i più entusiasti sostenitori di Sinistra Italiana. In un suo intervento ha spiegato come a livello nazionale la fusione fredda di Sel nel nuovo progetto politico sia stata già decisa. Il gruppo parlamentare è solo un laboratorio, un’anteprima. Piras ha annunciato per lunedì anche il battesimo nell’isola di Sinistra Italiana, a Sassari. Con lui Marco Furfaro e Alfredo D’Attorre. Ma l’annuncio nell’isola sembra non creare troppo entusiasmo all’interno di Sel.

Prima arriva l’intervento del senatore Sel Luciano Uras: «Non è previsto, almeno che io sappia, la costituzione di un gruppo al Senato, intestato a Sinistra Italiana – dice Uras –. Sel ha avviato una discussione interna e aperta al contributo di altri esponenti di forze e cultura progressista e di sinistra per verificare la possibilità di costruzione di un nuovo soggetto politico. Questo processo, ho sempre sostenuto, appartiene ai militanti e agli elettori di Sel prima che ai suoi dirigenti».

Poi un comunicato lapidario dei consiglieri regionali Luca Pizzuto e Daniele Cocco, e del coordinatore di Cagliari Sandro Serreli: «Non è previsto né si costituirà con i consiglieri di Sel alcun gruppo di Sinistra italiana in Regione – precisa una nota congiunta –. La linea politica del partito nell'isola non è oggetto di mutamento occasionale ma si fonda sulla discussione interna ai suoi organismi. Sel Sardegna esiste e opera con coerenza nell'intera isola».

Piras non si scompone. «Tutta Sel, in tutta Italia e in ogni territorio – sostiene il deputato – è impegnata nella costruzione di un partito nuovo unitario della sinistra. Sinistra italiana per ora è solo un gruppo parlamentare, che dichiaratamente ha l'obiettivo di aprire la strada a un nuovo soggetto politico. A gennaio inizierà a prendere forma nella sua prima assemblea nazionale. Mi dispiace che nel consiglio regionale non se ne ravvisino le condizioni e l’opportunità, ma il processo va avanti. Così come unanimemente sancito dall'assemblea nazionale di Sel a luglio e - da ultimo - a ottobre e ribadito dal partito in ogni sede. I consiglieri regionali sono chiaramente liberi di fare o non fare un gruppo analogo a quelli che sono nati o stanno nascendo alla Camera e al Senato, ma il percorso è indicato e non subirà per questa ragione uno stop che non sarebbe capito da nessuno». La mediazione sembra lontana e il passo indietro non lo fa nessuno. Per ora il nuovo partito sembra più dividere che unire la sinistra nell’isola. (l.roj)

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