La Nuova Sardegna

alta tensione nella sardegna centrale

Ottana, al via iniziative di protesta

di Federico Sedda

Sindacati e Confindustria compatti contro il provvedimento

14 novembre 2015
1 MINUTI DI LETTURA





OTTANA. Una serie di iniziative di mobilitazione nel territorio, a partire da un’assemblea dei lavoratori da tenersi a Ottana ai primi della settimana prossima, e la richiesta di un incontro, peraltro già inoltrata nei giorni scorsi, al presidente della giunta regionale, Francesco Pigliaru. Questo il risultato dell’incontro che si è tenuto l’altro ieri a Ottana, tra i vertici di Ottana Energia, la Confindustria Sardegna centrale, le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil e quelle territoriali di Filctem, Femca e Uiltec. Confindustria e sindacati hanno sottolineato la drammaticità dell’attuale contesto e hanno evidenziato i rischi che deriverebbero per tutto il sito industriale da una fermata della centrale: «Oltre al grave smacco per il nostro territorio che subirebbe una ulteriore devastazione sociale con la perdita irreversibile di centinaia di posti di lavoro, ci sarebbero ripercussioni gravissime sull’intero sistema energetico sardo». A questo proposito, sindacati e Confindustria ricordano che «nel primo semestre del 2015, per quanto concerne il servizio di regolamentazione secondaria, l’impianto di Ottana ha fornito circa 700 ore in più rispetto al 2014. La fermata dell’impianto porterebbe al crollo del sito industriale in quanto verrebbe seriamente messo a rischio il progetto di rilancio di Ottana Polimeri sulla filiere del Pet».

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative