La Nuova Sardegna

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Saremar, la Cgil chiama il governo

Saremar, la Cgil chiama il governo

Il segretario Boeddu: subito un tavolo con Regione e ministero

12 novembre 2015
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CARLOFORTE. «Chiederemo l'apertura di un tavolo nazionale sul caso Saremar, per assicurare le più ampie garanzie al personale». Lo ha detto a Carloforte Maurizio Colombai, responsabile Filt Cgil nell'incontro a cui hanno partecipato i vertici regionali di Filt e altri sindacati di categoria (compresa Arst) e marittimi. Uniti per portare all'attenzione del Governo la gestione di una vertenza che vedrà la fine di Saremar e un licenziamento collettivo, considerato illegittimo dai sindacati. Le associazioni non credono alle rassicurazioni dell'assessore regionale Massimo Deiana sulla tutela dei posti di lavoro in caso di passaggio a nuovo gestore privato del servizio.

Il segretario generale regionale Arnaldo Boeddu ha chiesto l’apertura di un tavolo con la Regione e il ministero dei Trasporti per scongiurare «un epilogo così drammatico». Inoltre, ricordato ai presenti che grazie anche alla battaglia sindacale e alla partecipazione a tutte le iniziative delle comunità coinvolte, da Carloforte alla Maddalena, Deiana ha dovuto modificare il suo iniziale pensiero. «È la dimostrazione che non è l'Europa che ci chiede di cancellare una realtà solida e produttiva come la Saremar ma è una esclusiva volontà politica di volersi disfare della compagnia marittima regionale». Boeddu ha infine sottolineato che ci sono ancora margini per riprendere la trattativa e chiedere la costituzione di una apposita divisione marittima Arst Spa . (s.r.)

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