La Nuova Sardegna

Bankitalia: la ripresa in Sardegna è lenta ma c'è. Occupazione più 2,5%. Bene il turismo

Un disoccupato studia le offerte di lavoro in un'immagine d'archivio
Un disoccupato studia le offerte di lavoro in un'immagine d'archivio

Presentato a Macomer il rapporto sul primo semestre 2015: i contratti a tempo indeterminato aumentano del 4,1%, ma la disoccupazione resta elevata e i giovani continuano a emigrare. La Saras traina l'aumento delle esportazioni

12 novembre 2015
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MACOMER. Dopo anni di recessione l'occupazione in Sardegna torna a crescere: +2,5% nel primo semestre 2015, con un aumento dei contratti a tempo indeterminato (+4,1%). La disoccupazione rimane tuttavia su livelli elevati rispetto ai dati nazionali e il miglioramento non ha inciso sui dati relativi ai giovani che continuano ad emigrare.

Il dato è contenuto nel Rapporto semestrale sull'economia della Sardegna elaborato dalla Banca d'Italia, presentato a Macomer oggi, giovedì 12, dal direttore della sede di Cagliari di Bankitalia, Luigi Bettoni, e da Roberto Cabiddu e Giovanni Soggia dell'ufficio Analisi e Ricerca economica territoriale.

«Abbiamo scelto di presentare il rapporto a Macomer per esprimere la vicinanza della Banca D'Italia alle zone interne dell'Isola - ha esordito Bettoni - ma anche perché siamo nel luogo della produzione agroindustriale che quest'anno cresce. In Italia la ripresa è cominciata in modo deciso, un trend che traina anche l'Isola, ma siamo ancora indietro rispetto al dato nazionale: gli investimenti sono ripresi solo per grosse imprese come la Saras, grazie alla quale, abbiamo avuto un incremento delle esportazioni del 7%».

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Quanto all'economia reale: «Alle voci industria, costruzioni e servizi abbiamo un trend quasi sempre buono - ha spiegato Cabiddu -: il saldo fra imprese che hanno aumentato le produzioni e quelle in calo è positivo, mentre il valore del fatturato complessivo ha registrato un calo. Sulle costruzioni abbiamo un trend positivo dello 0,9% e una diminuzione delle imprese iscritte del 2,3%. Più 4%, invece, per le compravendite di immobili.

Anche sui servizi (commercio, turismo e trasporti) il trend è positivo: nel commercio ci sono lenti segnali di ripresa, in particolare registrato un +16,5% sulle immatricolazioni auto. Moderata crescita per il turismo con aumento del 3,2% delle presenze e un +2,3% negli arrivi. Bene anche i trasporti trainati dal turismo».

Per quanto riguarda l'andamento del credito, «la contrazione dei finanziamenti all'economia reale si è attenuata - ha sottolineato Soggia -: c'è stato il rafforzamento della domanda di imprese e famiglie e le banche hanno beneficiato delle misure espansive dell'Eurosistema. A giugno c'è stato un aumento dell'erogazione di nuovi mutui per acquisto abitazioni ed aumentano i depositi dei privati».

«La ripresa non riguarda le zone interne dell'Isola - ha rimarcato il presidente di Confindustria della Sardegna centrale, Roberto Bornioli -. Da noi i segnali negativi per la chimica e l'energia ci dicono che non stiamo riuscendo a difendere l'esistente».

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