La Nuova Sardegna

Il ministero: su Budelli vigilerà la Regione

di Serena Lullia
Il ministero: su Budelli vigilerà la Regione

L’assessore Spano incontra il ministro Galletti e assicura: la legge tutela l’isola Il Fai via dalla Fondazione di Harte. La Crespi: l’integrità deve rimanere assoluta

05 novembre 2015
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LA MADDALENA. Prova a far dimenticare l'incidente diplomatico di una settimana fa. Quando aveva incontrato a Roma i legali di Michael Harte e il Parco per discutere del piano Budelli, dimenticando di invitare al tavolo il Comune e la Regione. Il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, tenta di ricucire lo strappo. Riceve nella capitale l'assessore regionale Donatella Spano e le dà una garanzia. I prossimi incontri per discutere di Parco e Budelli si svolgeranno in Sardegna.

«I sardi possono stare tranquilli sulla tutela del patrimonio ambientale – afferma l'assessore Spano –. Qualsiasi possibile azione che interessi non solo Budelli, ma l'intero arcipelago è vincolata al Piano del Parco, cioè garantita dalle misure di salvaguardia previste dalla legge». Spano parla di un confronto positivo con il ministro. «Durante il vertice è stato fatto il punto sulla gestione del Parco – spiega – . È stata ribadita una leale collaborazione istituzionale, con scambio reciproco di informazioni e una precisazione importante. Sarà il territorio isolano la sede dei futuri eventuali incontri con i privati sulla vicenda di Budelli». L'assessore fa anche un rapido cenno al Piano del parco, strumento di pianificazione che dovrà essere valutato dalla Regione. «Appena sarà presentato proseguirà nelle fasi di valutazione tecnica. Seguirà poi l’avvio della consultazione pubblica nell'ambito della procedura di Vas, Valutazione ambientale strategica».

Intanto la Fondazione Budelli pensata da mister Harte perde un altro pezzo. Dopo Renato Soru e Legambiente, anche il Fai si tira fuori. Il nome del Fondo ambiente italiano era finito all'interno del comitato di indirizzo della Fondazione. Insieme a quelli dell’ex presidente della Regione e dell’associazione ambientalista. «Mai ricevuto proposte in tal senso e non vogliamo far parte di questo ente – si legge in una nota Fai – perché non riteniamo accettabile che per perseguire i propri scopi la Fondazione Budelli onlus proponga, come ventilato, il recupero di volumetrie esistenti e la costruzione di altre infrastrutture. Meglio rafforzare le strutture del Parco senza inutili duplicazioni». E sull’argomento interviene Giulia Maria Crespi, presidente onorario del Fai. «Non sciupiamo una norma di tutela che è già stata varata. L'integrità di Budelli, vero e proprio monumento naturale, deve rimanere assoluta».

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