La Nuova Sardegna

Agricoltura: i fondi per le calamità

Agricoltura: i fondi per le calamità

Stanziati 1,7 milioni a favore delle aziende colpite da grandinate e trombe d’aria

04 novembre 2015
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CAGLIARI. Arrivano i fondi per le calamità naturali. La giunta Pigliaru ha stanziato un primo intervento da 1 milione e 750mila euro a favore delle aziende agricole danneggiate dalle grandinate di giugno e luglio e dalla tromba d’aria del 4 settembre, per cui è stata riconosciuta l’esistenza del carattere di eccezionale avversità atmosferica. La delibera licenziata dall’esecutivo, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, arriva dopo un attento lavoro effettuato sul campo dai tecnici delle agenzie regionali Argea e Laore, allertati dall’assessorato fin dalle prime ore seguenti gli eventi calamitosi, per valutare i danni causati alle colture e ai mezzi di produzione.

La stessa titolare dell’Agricoltura si era recata il 7 settembre nel Borgo Sa Zeppara, tra Guspini e Pabillonis, e qualche giorno dopo a Gergei per incontrare gli amministratori dei territori e centinaia di cittadini e agricoltori. «I danni più rilevanti sulle colture in atto – ha spiegato la Falchi – sono stati riscontrati soprattutto per il mais, l’uva da vino e le ortive come carciofo, zucchino, pomodoro e patata. Nel caso della tromba d’aria di settembre, oltre alle colture sono stati danneggiati anche fabbricati aziendali e altri manufatti rurali, piantagioni arboree da frutto, strutture serricole, macchine e attrezzature agricole».

A seguito delle ricognizioni effettuate dai tecnici regionali, risulta che i Comuni più colpiti dalle grandinate di giugno e luglio sono stati Sorgono, Nurri, Orroli, Donori, Nuxis, Bonorva, Samatzai e Seulo. Quelli invece interessati dalla tromba d’aria sono stati Mandas, Esterzili, Gergei, Escolca, Serri, Nurri, Orroli, Gesico, Guasila, Pabillonis, Pauli Arbarei, Sardara, Siddi, Villanovaforru, Villanovafranca, Ussaramanna, Barumini, Arbus, Collinas, Guspini, Las Plassas, Sanluri, Lunamatrona, Mogoro, San Nicolò D’Arcidano, Uras, Furtei, San Gavino Monreale, Villamar e Guamaggiore. L’intensità dell’aiuto è fissata nella misura dell’80 per cento, elevata al 90 per le zone soggette a vincoli naturali, dei costi ammessi per il ripristino dei danni materiali e per compensare le perdite di reddito causate dalla distruzione delle produzioni. La delibera approvata è stata inviata in Consiglio regionale per l’acquisizione del parere della competente Commissione.

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