La Nuova Sardegna

Inversione a “U”, poi lo schianto

di Luciano Onnis
Inversione a “U”, poi lo schianto

Il bimbo morto tra Guspini e San Gavino: il padre potrebbe avere fatto una manovra azzardata

03 novembre 2015
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GUSPINI. La dinamica della tragedia sulla statale 197 fra Guspini e San Gavino, in cui è morto il piccolo Nicolò Piccioni, 9 anni, di Guspini ma residente con la madre a Sestu, comincia a delinearsi in maniera abbastanza chiara. Sarebbe infatti emerso che il padre del bambino, Gianluigi, operatore agricolo, avrebbe cercato di effettuare una inversione a “u” sulla carreggiata e che la sua Fiat Bravo blu sia stata centrata sulla parte anteriore destra - lato su cui stava, nel sedile anteriore, il bambino - dalla Marea station wagon condotta dal pensionato Sandro Pes, 69 anni, anche lui di Guspini, che proveniva in senso opposto. I carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Villacidro e delle stazioni di Guspini e San Gavino, sono tornati sul posto anche ieri mattina per ulteriori verifiche. Ma hanno anche sentito Sandro Pes, già dimesso dall’ospedale di San Gavino, e anche Gianlugi Piccioni, ancora ricoverato nello stesso nosocomio e che sarà dimesso oggi. Il padre della vittima è comprensibilmente sotto choc e ha potuto dare solo risposte confuse. I carabinieri, coordinati dal comandante Valerio Cadeddu, non hanno insistito più di tanto, anche dietro consiglio medico. Ha invece ricordato benissimo Sandro Pes il momento immediatamente precedente l’impatto fra le due auto. «Procedevo verso Guspini – ha detto agli investigatori dell’Arma – sul lungo rettilineo della statale 197. Sono stato parzialmente abbagliato dal lampeggiare di un’auto in lontananza e immediatamente dopo ho sentito solo un botto fortissimo e sono stato proiettato con la mia macchina fuori strada. Non ho visto l’auto che mi tagliava la strada e non ho neppure potuto accennare a una frenata in extremis». Sull’asfalto i carabinieri non hanno trovato alcun segno di frenata e questo confermerebbe quanto raccontato dal pensionato. L’incidente, accaduto poco prima delle 19 di domenica, non ha altri testimoni diretti.

Dal poco che il padre del bambino è stato in grado di ricordare, sembrerebbe che l’inversione per far rientro a Guspini, da dove erano partiti appena cinque minuti prima, sia stata fatta perché il figlioletto aveva dimenticato qualcosa da riportare a Sestu, dove durante la settimana sta con la madre. Una tragica fatalità costata la vita al piccolo Nicolò. La salma, portata dopo l’incidente nell’obitorio di Guspini, dove un medico della Asl 6 ha effettuato accertamenti necroscopici, è stata restituita ieri stesso ai familiari su disposizione del magistrato. I funerali dovrebbero svolgersi oggi o domani, al momento non si sa in quale dei due paesi. Nicolò, che frequentava la quarta elementare, giocava nei pulcini del Sestu Calcio. La società, profondamente colpita, ha disposto che le squadre militanti dei diversi settori giochino domenica con il lutto al braccio.

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