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La Costa torna di moda, hotel Starwood +23,4%

di Serena Lullia ; di Serena Lullia
La Costa torna di moda, hotel Starwood +23,4%

INVIATO A PORTO CERVO. La parata di suite galleggianti a mollo nella rada di Cala di Volpe aveva già fatto intuire che la Costa Smeralda fosse tornata di moda. I dati ufficiali confermano l'impression...

30 ottobre 2015
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INVIATO A PORTO CERVO. La parata di suite galleggianti a mollo nella rada di Cala di Volpe aveva già fatto intuire che la Costa Smeralda fosse tornata di moda. I dati ufficiali confermano l'impressione dell’estate. I quattro 5 stelle della Starwood hanno registrato + 23,4 per cento di presenze estive. Cresce il mercato americano e sudamericano, si consolida quello europeo e c'è il grande ritorno degli italiani. Gli alberghi di proprietà del Qatar ora guardano al mercato indiano e cinese.

Le cifre. Al Cala di Volpe, Cervo, Pitrizza e Romazzino si contano 56 mila presenze contro 45.400 del 2014. 10.600 in più rispetto allo scorso anno. La percentuale di aumento è del 23,4 per cento. Un dato confermato anche dal segno più sul numero di camere occupate. Passano da 24.500 del settembre 2014 a 30mila del 30 settembre di quest'anno. Alla chiusura annuale si prevede un aumento di circa il 13 per cento delle stanze occupate e il 18,5 per cento delle presenze. «La stagione è andata molto bene – commenta Franco Mulas, area manager Starwood Costa Smeralda –. Sia in termine di occupazione che di presenze. C'è stato un fortissimo aumento del mercato americano e sudamericano, un consolidamento di quello europeo, il ritorno di quello italiano e la conferma di quello mediorientale. Abbiamo invece sofferto con il mercato est europeo. La nostra strategia si basa sulla forza del team, composto al 92% da sardi anche nelle posizioni alto manageriali. E questo ci permette di avere una base di clienti che ritornano che sfiora il 50% ogni anno»

Il futuro è l'Asia. La Costa Smeralda va alla conquista dell'India. «Quello è il futuro secondo noi – aggiunge Mulas –. Un mercato ricco, in cui ci sono tradizioni molto sentite come il matrimonio, che ci possono dare un grande contributo. Ci sono due mercati indiani. Quello che arriva dall'India e quello che arriva da Londra, Toronto, nord Africa. Il viaggiatore indiano si muove soprattutto a maggio e settembre, stesso periodo in cui si organizzano i matrimoni. Ci crediamo molto. E infatti abbiamo contrattualizzato un venditore francese-indiano con il quale stiamo facendo promozione non solo dei nostri hotel, ma di tutta la Sardegna».

Cala di Volpe da esportazione. Da Porto Cervo a Londra alle Alpi francesi. Il ristorante Cala di Volpe si fa in tre. Uno strumento per esportare la gastronomia made in Sardegna ma anche per trovare clienti sul campo. «A Cheval, stazione invernale sulle Alpi francesi, abbiamo creato 22 posti di lavoro, dieci a Londra – sottolinea Mulas –. Abbiamo la possibilità di far conoscere oltre che la nostra gastronomia anche la nostra terra. I nostri dipendenti sono anche ambasciatori della Sardegna».

Clientela rinnovata. La Starwood lavora per evitare che Porto Cervo diventi un posto per pensionati a 5 stelle. Per evitare l'estinzione della clientela il colosso dell'accoglienza di lusso da alcuni anni usa la strategia dei concerti estivi. «L'età media della nostra clientela è diminuita – conclude Mulas –. Da alcuni anni scegliamo artisti che possano coinvolgere un pubblico più giovane. Ma sia chiaro, abbiamo una nostra identità. Non vogliamo essere Ibiza».

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