La Nuova Sardegna

l’exploit

Castelsardo fa un balzo record: in un anno più 24 per cento

di Salvatore Santoni

SASSARI. La raccolta differenziata nel Sassarese cresce del 2,86 per cento, più in fretta della media regionale: nel 2014, i Comuni della provincia di Sassari sfiorano quota 50 per cento. Sono...

30 ottobre 2015
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SASSARI. La raccolta differenziata nel Sassarese cresce del 2,86 per cento, più in fretta della media regionale: nel 2014, i Comuni della provincia di Sassari sfiorano quota 50 per cento. Sono alcuni dei dati diffusi ieri dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che ha pubblicato i numeri nella banca dati nazionale del “Catasto rifiuti”. In testa alla top teen del Sassarese compare Tergu, che sfonda il muro dell’87%. Bene anche Castelsardo: segna un record del +24% nella serie 2013-2014. La maglia nera va a Monteleone Rocca Doria, che rimane inchiodato al 12%. Top teen. La testa della classifica provinciale rimane saldamente nelle mani di Tergu, che è addirittura riuscita a migliorare le percentuali da capogiro del 2013: oggi porta a casa un eccellente 87,04%, un dato che proietta il piccolo Comune fra le primissime posizioni a livello nazionale. Un bel balzo in avanti lo eseguono i centri dell’Unione dei Comuni del Logudoro (+11,40%), che entrano di prepotenza nei primi dieci posti del Sassarese con sei dei sette Comuni: Pattada, Mores, Ardara, Ittireddu, Nughedu San Nicolò e Tula (tutti a quota 75%). Mentre Ozieri - il settimo centro - resta fuori per questione di centesimi. E anche quelli dell’Unione del Coros non scherzano. Alcuni dei Comuni che ne fanno parte (Usini, Muros, Tissi e Cargeghe) cedono il passo ai colleghi del Logudoro sul miglioramento 2013-2014 fermandosi – si fa per dire - a +9%, ma in compenso li sopravanzano in termini di percentuale assoluta (75,98%). L’exploit. Chi ha fatto saltare il banco è senza dubbio il Comune di Castelsardo, che nel 2013 viaggiava con un misero 48,11% di raccolta differenziata. Poi in una sola annata i castellanesi hanno invertito la rotta facendo segnare uno straordinario +24%, che ha permesso di scalare le classifiche fino al dato finale del 72,34%. In compenso, sul fronte della produzione di rifiuti pro capite c’è molto da lavorare (559 chilogrammi/abitante/anno, terzo peggior dato).

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