La Nuova Sardegna

Cabras, il luogo dove iniziano le favole

Domani nell’Auditorium di Tiscali il docufilm del regista Raffaello Fusaro

28 ottobre 2015
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CAGLIARI. Ha scelto un titolo fortemente evocativo per raccontare la Sardegna dei nostri giorni, il giovane regista pugliese Raffaello Fusaro. “Le favole iniziano a Cabras”. Cioè nel luogo ormai saldamente entrato nell’immaginario dei sardi, ma non solo. Terra dei Giganti nuragici e dei misteri che circonda l’epoca più lontana e quasi mitologica di quella antica civiltà, per molti versi ancora da scoprire. Il film verrà proiettato domani alle 19,30 all’Auditorium di Tiscali nella località de Sa Illetta. In questa occasione il regista incontrerà il pubblico e parlerà della pellicola e del lavoro che sta dietro una simile iniziativa.

Il filmato di Fusaro, nello specifico è un docufilm composto da testimonianze, interviste, panorami, leggende e scoperte inedite di aspetti che rendono il micromondo Sardegna una "non Italia o altra Italia". L'insularità e la dignità della Sardegna interna sono volta per volta raccontate da scrittori come Marcello Fois, Salvatore Garau, musicista e pittore visionario, jazzisti come il sassofonista nuorese Gavino Murgia. La balentia, con le sue ragioni storiche diverse, sarà descritta dalle note di Paolo Fresu, jazzista di fama mondiale e da Gaetano Mura, navigatore oceanico che porterà immagini private del mare in tempesta. “I balenti senza coltello”, rivivono nel film nelle parole di grandi sardi come Emilio Lussu, Antonio Gramsci, Grazia Deledda, lette dalla gente del posto e quelle dei viaggiatori del passato riportate in una sinfonia di voci evocative. “Le favole iniziano a Cabras” è insomma un “ritrattodi una Sardegna non turistica, delle zone remote battute dal vento, che porta la memoria delle miniere, del lavoro, delle fabbriche abbandonate o dei baroni degli stagni, feudalesimo recentissimo nei visi degli anziani pescatori. I protagonisti, insieme ai personaggi, sono gli elementi naturali che danno forza e persuasione alle parole della gente. La forza dell'acqua che scende dalle cascate di Villacidro ed entra negli splendidi lavatoi, sgorga perenne a San Salvatore e viene considerata guaritrice dalle nonne, la consistenza della pietra nel Parco Montiferru, la ribellione del vento tra le rocce di Palau». E infine San Sperate dove lo scultore Pinuccio Sciola, fa cantare e suonare la pietra. Il film, realizzato con il contributo di Sardegna Film Commission si basa sul soggetto di Raffaello Fusaro e Gianfranco Mura, che ne è anche aiuto regista, ed è prodotto da Valentina Conti per Twelve Entertainment, con la produzione esecutiva di Andrea Ricciardi e Marica Gungui per Albamada.

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