La Nuova Sardegna

E il Pd cambia la direzione

E il Pd cambia la direzione

Sostituiti i civatiani. Soru: nell’isola c’è una forza che avvia un percorso di riforme

26 ottobre 2015
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CAGLIARI. All’assemblea regionale di Tramatza il Pd si è messo alle spalle la diaspora di gran parte dei civatiani sardi, c’è stata la surroga, e – come detto dal segretario Renato Soru – vorrebbe superare anche lo scoglio dello scontro fra le correnti.

Nomine. Come chiesto da Soru, sono state tutte all’unanimità. Nella direzione regionale sono stati nominati Jacopo Fiori, Giusi Marrosu, Patrizia Ferreli, Jimmi Spiga, Anna Maria Uras e Ninni Pintus. Nell’assemblea i nomi nuovi sono quelli di Federica Piras, Davide Rullo, Maria Ilda Ferraro, Marco Matta e Patrizia Ferreli. Due le novità nell’ufficio di presidenza: Giannarita Mele sarà affiancata da Laura Pisano (civatiana ma che ha scelto di restare nel partito e non aderire al movimento Possibile dell’ex delfino di Renzi) e Maria Teresa Pintori, un anno fa eletta nell’assemblea con la lista guidata da Soru.

Renzi. Nella relazione il segretario ha detto tra l’altro. «A livello nazionale, il Pd va bene. Il presidente del Consiglio conquista consensi, si vede una forza in grado di cambiare l’Italia e che porta avanti un percorso di riforme figlio dell’esperienza dell’Ulivo». Ma Soru si è chiesto: «In Sardegna sta accadendo tutto questo? Non ancora e il nostro compito deve essere quello di dar vita a un laboratorio culturale per far emergere la nostra visione di futuro della Sardegna». Per Soru deve continuare il cammino intrapreso da un anno a questa parte con il Laboratorio Sardegna per rilanciare il peso politico e propositivo del partito. «Abbiamo il dovere – ha detto Soru – di far crescere una generazione politica mettendo a loro disposizione gli insegnamenti degli intellettuali, l’esperienza dei dirigenti politici e gli strumenti migliori per fare politica oggi patrimonio del Partito Democratico per la Sardegna». Quest’anno è alle battute conclusive. Rispetto al passato, è stato e continuerà a essere più trasparente grazie alla piattaforma nazionale del Pd attraverso cui è possibile iscriversi.

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