La Nuova Sardegna

Tentato omicidio, in cella padre e figli

Tentato omicidio, in cella padre e figli

Iglesias, la squadra mobile di Cagliari ha arrestato gli ex datori di lavoro della vittima: volevano fargli pagare un torto

18 ottobre 2015
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IGLESIAS. Un salario non versato e un furto non riuscito, per recuperare quanto dovuto. È questo il movente del tentato omicidio di Iglesias. Graziano Pintore, di 40 anni ferito venerdì nel tardo pomeriggio con un colpo di pistola, è fuori pericolo, e ieri mattina la polizia ha arrestato uno dei suoi presunti aggressori: Giuliano Sulis, 54 anni mentre nel pomeriggio si sono costituiti due dei tre figlii ricercati Mauro, 34 anni e Simone, di 32. Il terzo figlio, minorenne, è stato denunciato a piede libero. Sembra che tutti e tre i giovani fossero col padre al momento del pestaggio e del tentato omicidio.

La scorsa estate la vittima aveva lavorato come operaio nella ditta di estrazione di sughero di Sulis che però non avrebbe pagato al dipendente quanto dovuto, ossia 800 euro.

Dopo mesi di proteste, lo scorso venerdì mattina Pintore avrebbe cercato di recuperare i suoi soldi provando a rubare un carico di sughero (dal valore di 30 mila euro). E sarebbe questa la molla che ha armato la mano del suo aggressore. Veneredì notte, dopo ore di ricerche, gli uomini della squadra mobile guidata dal dirigente Luca Armeni, hanno arrestato Sulis mentre rincasava a Villanovatulo. Stando agli inquirenti non sarebbe però stato lui a premere il grilletto. Saputo del tentato furto ideato da Pintore, Sulis lo avrebbe attirato in una trappola, dandogli appuntamento in una piazza di Iglesias, con la promessa di saldarle il debito di lavoro. L’incontro però si è subito trasformato in pestaggio con la vittima trascinata in una stradina poco frequentata e colpita ripetutamente.

E improvvisamente è spuntata una pistola. Pintore ha sentito che qualcuno gli puntava l’arma alla testa, è riuscito a divincolarsi e ha iniziato a correre. Mentre fuggiva però sono partiti due colpi, uno dei quali lo ha colpito al fianco. Solo a quel punto gli aggressori si sono allontanati - visti da numerosi testimoni mentre salivano in macchina - e la vittima è riuscita a chiedere aiuto. Trasportato all’ospedale, è fuori perciolo.

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