La Nuova Sardegna

Agevolazioni fiscali, 71 Comuni in attesa

Agevolazioni fiscali, 71 Comuni in attesa

I dubbi sulla presunta istituzione di una zona franca per i centri colpiti da Cleopatra nel 2013

15 ottobre 2015
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SASSARI. La vicenda è alquanto misteriosa e si gioca tutta sulla valutazione dell’espressione “zona franca”: tecnicamente indica un’area soggetta a una fiscalità di vantaggio complesiva, più genericamente può indicare agevolazioni di diverso tipo concesse per diverse motivazioni. In attesa che gli uffici regionali facciano chiarezza interpellando il ministero, ci sono 71 comuni dell’isola in attesa. Si tratta dei centri che nel 2013 furono colpiti dalla furia del ciclone Cleopatra e che per questo motivo la Regione aveva inserito nell’elenco dei Comuni aventi diritto a ricevere risarcimenti e indennizzi. I dudubbi da sciogliere riguardano la legge 78 del 19 luglio scorso, pubblicata in Gazzetta ufficiale il 6 agosto, con la quale il Governo, all’articolo 13 bis, istituiva una "zona franca", con agevolazioni alle imprese, a favore proprio dei 71 Comuni sardi colpiti dal ciclone Cleopatra. Questo il testo dell’articolo: “Ai fini dell'istituzione di una zona franca nel territorio dei comuni della Regione Sardegna colpiti dall'alluvione del 18-19 novembre 2013 per il quale è stato dichiarato lo stato di emergenza con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 19 novembre 2013, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 274 del 22 novembre 2013, è autorizzata la spesa di 5 milioni di euro nell'anno 2016. La definizione della perimetrazione della zona franca e delle agevolazioni alle imprese localizzate all'interno della medesima è stabilita con decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentiti la Regione Sardegna e il Cipe, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”.

Per ottenere gli eventuali benefici, c’è ancora poco tempo: entro 90 giorni dalla pubblicazione della legge, quindi entro il 5 novembre, la Regione è chiamata a decidere sulla perimetrazione, cioè a indicare nel dettaglio le aree soggette alle agevolazioni. Sinora la Regione non sembra aver fatto molto. Probabilmente proprio perché sulla vicenda è necessario fare ancora chiarezza. Nel frattempo alcuni sindaci e imprenditori del Nuorese provano a suonare la sveglia agli amministratori regionali. Dice Lino Ruiu, imprenditore di Dorgali, proprietario del ristorante Sant’Elena: «Sulla zona franca o quello che è non si sa nulla – spiega – la certezza è che il 5 novembre scadono i termini per accedere alle agevolzioni perché entro quella data la Regione deve indicare le perimetrazioni. Nemmeno il nostro sindaco sa nulla. C’è qualcosa che non quadra. Non si capisce se si tratti di una zona franca come quella istituita in Emilia dopo il terremoto – prosegue Lino Ruiu – o se si prevedano solo agevolazioni per le imprese e non una più ampia fiscalità di vantaggio. Sull’espressione zona franca è stata fatta molta confusione. Noi che siamo direttamente interessati, perché pesantemente danneggiati dall’alluvione del 2013, chiediamo chiarezza e certezze in tempi rapidi».

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