La Nuova Sardegna

il caso

A Borutta energia elettrica a costo zero per i residenti

di Gianni Bazzoni
A Borutta energia elettrica a costo zero per i residenti

La sfida del piccolo Comune: una pala eolica per fornire elettricità gratis e contrastare lo spopolamento

10 ottobre 2015
2 MINUTI DI LETTURA





OZIERI. La sfida è di quelle ambiziose, e quando a lanciarla sono le piccole realtà allora diventa ancora più entusiasmante. Il segnale arriva dal Comune di Borutta, poco meno di 300 abitanti, che lavora per diventare una comunità totalmente autosufficiente dal punto di vista dell’approvvigionamento energetico. Un sogno possibile grazie alla costruzione di una pala eolica da 850 chilowatt che consentirà la distribuzione di energia elettrica gratuita a tutti i cittadini.

Non si tratta solo di una questione legata all’energia, la strategia messa in atto dal piccolo comune del Sassarese è quella di associare allo sviluppo dell’energia sostenibile anche un progetto per il ripopolamento.

«L’obiettivo è quello di fornire energia a costo zero anche alle case vuote e sfitte – ha detto ieri mattina il sindaco di Borutta Silvano Arru – in modo da incentivare le persone a venire a vivere nel nostro territorio. Il primo cittadino ha messo in pratica anche qualche conto: «Si stima un risparmio di circa 3mila euro a nucleo familiare – ha spiegato – soldi che ciascuno dovrà spendere per l’efficientamento energetico della propria abitazione».

Il caso del Comune di Borutta è emerso ieri mattina a Ozieri durante la presentazione del Paes (Piano di azione per l’energia sostenibile) e nell’ambito del progetto «Smart City» inserito nel quarto appuntamento itinerante di Energie in Circolo, promosso dalla Regione (assessorati Industria e Ambiente) e realizzato da Sardegna Ricerche e Poliste.

Quello di Borutta è solo un esempio delle azioni che Comuni e Unione dei Comuni che hanno adottato i Paes stanno mettendo in campo per raggiungere l’obiettivo europeo 2020 di riduzione del 20 per cento delle emissioni di CO2.

Ieri sono stati presentati anche i piani per l’energia sostenibile di Florinas, dell’area di Ozieri, Tula ed Erula che si sono uniti per definire azioni mirate all’efficientamento energetico.

«L’eco-efficienza e la riduzione dei consumi di energia primaria negli edifici e nelle strutture pubbliche – ha detto l’assessore regionale all’Industria Maria Grazia Piras – sono un elemento chiave della politica energetica regionale. Il ruolo dei Comuni è fondamentale e noi guardiamo con attenzione a quelle amministrazioni che hanno raggiunto, o si adoperano per farlo, l’autosufficienza energetica».

Attualmente in Sardegna sono 102 i Comuni che hanno elaborato 31 Paes, di cui 10 d’area e 21 comunali.

L’assessore Piras ha ricordato che «i Paes sono una sorta di piccoli piani energetici locali, e tutti concorrono agli obiettivi delle linee guida del Piano regionale che abbiamo appena approvato in giunta». L’assessore si è complimentato con i sindaci dei cinque comuni per il risultato raggiunto «frutto di un lavoro intenso. Fondamentale il coinvolgimento delle giovani generazioni che sono la nostra garanzia per un futuro di Sardegna sostenibile».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative