La Nuova Sardegna

Treni veloci, tra poco l'ok al Pendolino per i 150 km all'ora tra Sassari e Cagliari

Uno dei nuovi treni veloci nella stazione di Cagliari
Uno dei nuovi treni veloci nella stazione di Cagliari

I diesel Caf acquistati dalla Regione Sardegna attendono a giorni il via libera dall'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria. Potranno andare a 180 solo quando la rete sarda sarà ammodernata

08 ottobre 2015
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CAGLIARI. Sulla rete ferroviaria della Sardegna già oggi possono viaggiare fino a 150 chilometri orari i nuovi treni diesel Caf acquistati dalla Regione Sardegna. È la velocità massima consentita dalle attuali caratteristiche tecniche del tracciato ferroviario e dall'orografia del territorio.

Lo ha reso noto Rfi (Rete ferroviaria italiana) che ha spiegato che «i 150 km/h saranno possibili non appena l'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria (Ansf) rilascerà alla società costruttrice l'autorizzazione all'ammissione in servizio dei nuovi convogli».

L'iter, dopo le prove effettuate fino a 150 km/h in linea, è nella fase finale (e non già concluso, come invece era stato erroneamente comunicato nel primo pomeriggio di oggi, giovedì 8). Secondo indiscrezioni, il via libera potrebbe arrivare tra una settimana.

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«In Toscana sono già in corso i test per certificare l'idoneità dei treni diesel alla velocità di punta di 180 km/h. I nuovi convogli diesel - ha aggiunto Rfi - potranno raggiungere questa velocità in Sardegna al termine di queste prove tecniche che dovranno passare al vaglio dell'Ansf, e a conclusione dei lavori di potenziamento infrastrutturale e tecnologico della rete ferroviaria dell'Isola. La pianificazione degli interventi, temporale e economica, è inserita nell'aggiornamento che ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Rete ferroviaria italiana stanno definendo per il Contratto di programma 2012-2016.

«Nell'ambito dell'upgrading infrastrutturale e tecnologico è prevista anche l'installazione del Sistema di controllo della marcia del treno (Scmt). Si tratta di un sistema di protezione della marcia che controlla istante per istante che la velocità del convoglio non sia superiore a quella consentita in ogni particolare punto della linea. In caso contrario comanda in automatico la frenatura del treno. I macchinisti guidano in modo tradizionale in base alle caratteristiche dell'infrastruttura, a quelle del treno e al segnalamento laterale. Le protezioni offerte dall'Scmt consentono, così, di incrementare ulteriormente la sicurezza di esercizio. Massima è l'attenzione che tutti i soggetti interessati hanno per l'upgrading complessivo della rete ferroviaria sarda, tanto che l'argomento è oggetto di tavoli tecnici che Rfi e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno in corso. Rfi, quale gestore della rete ferroviaria nazionale, ha il compito di assicurare la sicurezza (safety) dell'intero sistema ferroviario (binari, scambi, segnali, sistemi di alimentazione elettrica) con il costante mantenimento in efficienza dell'infrastruttura».

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