Senato, interrogazione sul ponte abbattuto
I parlamentari sardi chiedono al governo di modificare la legge per evitare casi simili a quello di Olbia
SASSARI. Il caso paradossale del ponte di Olbia finisce in parlamento. I senatori sardi si sono uniti per chiedere al governo che cambi la norma. Lo fanno con un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e a quello dell’Ambiente Gian Luca Galletti. «Finito l’allarme meteo, ora si conteranno i danni che saranno di diversi milioni di euro sul patrimonio pubblico e molti altri su imprese e patrimonio di cittadini e famiglie. Se questa volta si contano solo i danni e non persone scomparse è grazie al tempestivo allarme, all’azione dei sindaci e alla nuova organizzazione regionale della protezione civile avviata dalla giunta Pigliaru nella primavera 2014 – sostengono gli esponenti del Pd, Silvio Lai, Ignazio Angioni e Giuseppe Cucca, con Luciano Uras, senatore di Sel –. Ma si deve guardare con attenzione a ciò che è successo. Non si deve ripetere più una vicenda come quella del ponte ricostruito e poi abbattuto per evitare danni e disagi più gravi». I senatori sardi chiedono al governo di approfondire la vicenda. Lo fanno con una interrogazione nel quale si chiede di avere spiegazioni e motivazioni “su un episodio che non è comprensibile all’opinione pubblica, ma anche per chi è preposto ad approvare le leggi, spesso su proposta e comunque con verifiche tecniche da parte degli uffici competenti. A noi pare inaccettabile che si possa ricostruire un ponte con risorse pubbliche senza modificarlo alla luce della sua funzione e di ciò che è successo perché burocraticamente si finanzia il ripristino. Se fosse davvero un assurdo vincolo di legge sarebbe incredibile ma se per caso fosse un errore questo sarebbe inaccettabile».