La Nuova Sardegna

Torino, tre film sardi per il festival CinemAmbiente

Torino, tre film sardi per il festival CinemAmbiente

Inquinamento e sostenibilità: “L’aria di Elmas” di Massimiliano Mazzotta, “Il presagio del ragno” di Andrea Casu e “Ab origine” di Ignazio Figus raccontano la natura della Sardegna sotto minaccia

03 ottobre 2015
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TORINO. CinemAmbiente, il festival che da diciotto anni – e per primo in Italia – ha presentato e promosso il cinema ambientale, parte a Torino dal 6 all’11 ottobre. Il festival proietta documentari, inchieste e storie legate alla natura, all'inquinamento e alla sostenibilità. Dirige il Green Film Network, che raccoglie 29 festival di cinema ambientale da 26 nazioni in tutto il mondo.

Per la selezione sono stati visionati circa 1000 film provenienti da tutto il mondo, tra questi tre lavori di registi sardi: “Il presagio del ragno” di Giuseppe Casu, che è in concorso tra i documentari italiani, “Ab Origine” (Biofilm) di Ignazio Figus e “L'aria di Elmas di Massimiliano Mazzotta”. Questi ultimi, invece, sono fuori concorso nella sezione “Panorama Italia”, tutti i film dei registi sardi verranno proiettati il 7 ottobre.

Al centro del lavoro di Massimiliano Mazzotta –“L'aria di Elmas”– lo scalo di Cagliari uno degli aeroporti strategici nazionali, al centro di una disputa tra Massimo Cellino, che acquista i terreni circostanti per costruire il nuovo stadio per il Cagliari, e il piano di sviluppo aeroportuale che prevedeva la costruzione di parcheggi. Una battaglia giudiziaria tra Enac e Sogaer da una parte e il comune di Elmas e il Cagliari Calcio dall'altra, che non considera la popolazione che vive con gli aerei che sorvolano le case di Giliacquas a 70m dai tetti. Mazzotta ha iniziato come fotografo nel mondo della moda e della pubblicità. “Oil”, il suo primo lungometraggio sulla raffineria della Saras, ha vinto numerosi premi tra cui CinemAmbiente 2009 come miglior documentario italiano. Dal 2014 è direttore artistico del festival internazionale di cinema ambientalista di Martis Life After Oil.

“Il presagio del ragno” di Giuseppe Casu pone il suo obiettivo su un nucleo compatto di uomini protagonisti della pesca del tonno rosso. Ultimi interpreti di una millenaria tradizione, radicalmente estranei alle dominanti procedure di cattura industriale di questa pregiata risorsa. Giuseppe Casu (nato a Cagliari, nel 1968) ha realizzato diversi documentari, tra cui “Arcobaleno” (2002), “Senza Ferro” (2010), “L'amore e la follia” (2012).

“Ab origine” di Ignazio Figus racconta una comunità di uomini e donne sardi che vuole dare una nuova prospettiva alla propria vita. Incentrato sulla figura dell’agronomo-poeta Maurizio Fadda, uno dei promotori dell’agricoltura biologica in Sardegna, il documentario propone una lettura al contempo filosofica e pragmatica del vivere naturale e del tentativo di un consapevole “ritorno alle origini”.

Ignazio Figus (nato ad Alghero nel 1960) ha debuttato alla regia nel 1996 con il documentario “Giorni di Lollove”, dopo essersi formato all'Istituto superiore regionale etnografico di Nuoro. Ha realizzato numerosi documentari tra cui, “Toccos e repiccos. Campanari in Sardegna”(2000), “Cibo” (2002) e “Giuseppe, pastore di periferia” (2004).

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