La Nuova Sardegna

Palco per il Giubileo: a dicembre nella cappella Sistina

Salvatore Bussu
Salvatore Bussu

Una pedana mobile consentirà l’utilizzo anche in altri ambienti e all’esterno dell’opera realizzata dalla falegnameria di Salvatore Bussu a Sassari

28 settembre 2015
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SASSARI. La curiosità è tanta. Tutti vogliono sapere come da piazza San Pietro siano venuti a sapere dell’esistenza di così abili mani in un capoluogo di provincia della lontana Sardegna. Salvatore sorride e svela a metà: «Sono un uomo di relazioni – spiega – viaggio spesso e negli anni ho stretto amicizie anche con persone legate alla Chiesa di Roma. Gente che prima di conoscermi come artigiano e imprenditore mi ha conosciuto come persona». Poche parole che spiegano l’origine di questo rapporto di lavoro evidentemente basato sulla stima e sulla fiducia.

Il nome dei Bussu, nel Sassarese, è legato a celebri interventi di restauro come quello del portone della chiesa di Santa Maria di Betlem, gli arredi e gli infissi di Palazzo Giordano in piazza d’Italia (attualmente sede di Banca Intesa San Paolo), degli uffici della Fondazione Banco di Sardegna in via Carlo Alberto e di recente la falegnameria di Predda Niedda ha ricevuto l’incarico per i lavori del museo del corallo.

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Ora l’esperienza di questi umili artigiani del legno approda in Vaticano con il palco che verrà utilizzato per tutte le celebrazioni del Giubileo: trentotto coristi e un maestro che dirigerà dalla pedana centrale. Tutto è stato creato nel rispetto di un progetto ben preciso messo a punto da una squadra di architetti.

Ma questa opera è stata pensata anche per eventi successivi. Il palco è infatti dotato di una pedana in acciaio con le ruote che permetterà lo spostamento in altri ambienti interni e anche all’esterno. La prima “uscita” sarà per il sinodo dei vescovi che durerà dal 4 al 25 ottobre e che quest’anno tratterà il tema della vocazione e della missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo.

La seconda avverrà a dicembre: in quell’occasione a fare da cornice sarà il Giudizio Universale dipinto nella volta della cappella Sistina. Gli occhi di Papa Francesco saranno puntati sui coristi che si esibiranno nei tradizionali canti del Giubileo. «Un’emozione che difficilmente potremo dimenticare». (na.co.)

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