La Nuova Sardegna

Si schianta con la moto: muore 38enne

di Roberto Petretto
Si schianta con la moto: muore 38enne

Abbasanta, l’uomo ha perso il controllo del mezzo: è stato sbalzato dalla sella ed è finito in fondo a una scarpata

14 settembre 2015
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ABBASANTA. La tragedia, dopo una giornata di vento addosso e di sole caldo. Morire a 38 anni, per un incidente stupido e inspiegabile. Anche se poi non esiste un modo intelligente di andare via. È bastato un istante: la grossa moto che urta un paletto di segnalazione e diventa incontrollabile. L’urto con le barriere e il corpo di Alessio Ledda, cuoco 38enne di Macomer, che vola via per atterrare con brutale violenza in un piccolo dirupo.

Un impatto che non concede scampo né speranza al motociclista, che fa scempio del suo corpo. “Morto sul colpo”, come recita la fredda formula usata in questi casi.

Sulla dinamica, ovviamente, sono in corso degli accertamenti, ma secondo una prima ricostruzione l’incidente sarebbe accaduto in questo modo: Alessio Ledda viaggiava a bordo della propria moto, una Honda 600 sulla statale 131 diretto verso Macomer. All’altezza dell’ultimo bivio per Abbasanta, prima del successivo bivio per Norbello, in un incrocio a raso, pare che la moto abbia toccato uno dei bassi segnalatori di plastica che separano la carreggiata dall’aiuola laterale.

È bastato questo piccolo contatto per fare perdere al pilota il controllo della moto che ha continuato a viaggiare a velocità sostenuta, imboccando la corsia laterale e scontrandosi infine con il guard rail. La moto è rimasta in strada, semidistrutta, mentre il corpo di Alessio Ledda è stato proiettato oltre la carreggiata, in una scarpata. Un volo e un urto fatali.

Sono stati gli amici della vittima, che viaggiavano con altre moto lungo la strada statale 131, a chiamare i soccorsi. Anche se è stato subito chiaro che un intervento dei sanitari sarebbe stato inutile. Ma, ovviamente, si è tentato ugualmente un soccorso disperato.

Sul luogo dell’incidente sono arrivati i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Ghilarza, coordinati dal maggiore Alfonso Musumeci, i vigili del fuoco e un’ambulanza medicalizzata del 118. Il personale dell’equipaggio di emergenza non ha potuto fare nulla per salvare il motociclista: sul suo corpo i segni pesantissimi dell’urto.

Tanti automobilisti che sono transitati in quel tratto di strada subito dopo l’incidente e tutti hanno assistito con sgomento alle scene di disperazione degli altri motociclisti che viaggiavano insieme alla vittima e che hanno capito subito quanto grave fosse quell’incidente.

I vigili del fuoco, insieme ai carabinieri, hanno recuperato dal dirupo i resti del povero motociclista. Nella tarda serata il magistrato di turno ha disposto la restituzione della salma alla famiglia.

@Petretto

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