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ALGHERO. Dopo il primo appuntamento con “Janas- Storie di donne, telai e tesori” di qualche giorno fa, la rassegna “Lo sguardo dentro. Regist* in Sardegna”, organizzata dalla Società Umanitaria di...

13 settembre 2015
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ALGHERO. Dopo il primo appuntamento con “Janas- Storie di donne, telai e tesori” di qualche giorno fa, la rassegna “Lo sguardo dentro. Regist* in Sardegna”, organizzata dalla Società Umanitaria di Alghero prosegue sino al 7 ottobre con altri quattro lavori scelti per proporre un’istantanea del cinema indipendente della Sardegna e sulla Sardegna.

Mercoledì al cinema Miramare, alle 21, verrà recuperata la proiezione di “Madre acqua-Frammenti di vita di Sergio Atzeni” di Daniele Atzeni, annullata per maltempo nella rassegna estiva “Cinema delle terre del mare”. Il documentario è un sentito omaggio alla poliedrica personalità di uno degli scrittori più rappresentativi della Sardegna, a vent'anni dalla sua tragica scomparsa nelle acque di Carloforte. Tra gli intervistati dal regista ci sono Paola Mazzarelli, ultima compagna, la moglie Rossana Copez, la sorella Rossana e diversi amici che sono stati vicini a Sergio Atzeni (come Giovanni Manca e Giuseppe Marci) o hanno lavorato con lui, come Goffredo Fofi che dirigeva la rivista milanese “Linea d’ombra” alla quale collaborò anche lo scrittore cagliaritano in un periodo nel quale aveva lasciato la Sardegna. La condizione di emigrato torna spesso nel racconto portato avanti da Daniele Atzeni che inframezza le testimonianze con la lettura, ad opera di Fausto Siddi, di alcuni significativi passi ripresi da scritti di Sergio Atzeni.

Due giorni dopo, venerdì, si torna negli spazi de Lo Quarter con “Luci a mare” di Stefania Muresu e Fabian Volti. Il documentario racconta la fatica della quotidianità del mare dell’equipaggio del peschereccio Capobianco. Girato tra il 2013 e il 2014, il documentario della durata di 70 minuti segue le rotte migratorie tra la Sardegna e Ponza partendo dalle memorie raccolte dalla famiglia di pescatori che per prima arrivò a Su Pallosu e concentrandosi poi sulla stagione della pesca alla sardina nel mare del Golfo dell’Asinara. Stefania Muresu e Fabian Volti (con l’aiuto per le riprese di Pavlo Hnatenko) filmano il lavoro dell’equipaggio, raccontano secondo i criteri dell’etnografia visuale questo particolare microcosmo.

La rassegna riprende, dopo due settimane, il 2 ottobre, con “Lia - Music non stop” di Tore Manca, affettuoso ritratto dedicato a Lia Origoni, cantante celebre in Italia e in Europa nella prima metà del secolo scorso. Infine, il 7 ottobre, Lo sguardo dentro si chiude con uno sguardo “non sardo”, quello di Raffaello Fusaro, attore, regista, autore televisivo e teatrale pugliese. “Le favole iniziano a Cabras” è un documentario ma anche una metafora, in cui la Sardegna viene raccontata attraverso gli occhi di alcuni dei suoi artisti più rappresentativi.

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