La Nuova Sardegna

Docenti con la valigia È scattata l’ora X per i trasferimenti

di Stefano Ambu
Docenti con la valigia È scattata l’ora X per i trasferimenti

Scaduti a mezzanotte i termini per rispondere al ministero Domani delegazione dal Papa, difficoltà per il volo per Roma

12 settembre 2015
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CAGLIARI. Giornate decisive per la scuola e i precari sardi. Scaduti ieri a mezzanotte i termini per accettare le 9mila proposte (in tutta Italia), di assunzione del Ministero: i no, stando alle prime stime, dovrebbero essere davvero pochi. In Sardegna molti docenti che avevano ricevuto la proposta con sede al nord, da Como a Torino, hanno comunque risposto sì: in tanti rimarranno nell'isola perché hanno ricevuto una supplenza annuale che consente di rimanere vicino alle famiglie. Ma il problema trasferimento si riproporrà il prossimo anno scolastico. E ora si apre la fase C, quella che dovrebbe riguardare la maggioranza dei docenti sardi coinvolti dal piano assunzioni della Buona scuola ma finora ancora non chiamati per le fasi 0, A e B. «Le ricordiamo- si leggeva nella e-mail notturna nelle prime ore del 2 settembre ricevuta dai docenti esclusi- altresì che a breve inizieranno le operazioni per la fase C. La Sua proposta potrà essere presa in considerazione in tale fase, nel limite dei posti disponibili». Già "nel limite dei posti disponibili". Una frase che disegna un punto interrogativo tra i docenti- sardi compresi- che aspettano: tutti assunti oppure no? E intanto gli insegnanti del Comitato Valigie del 10 agosto volano domani dal Papa a Roma per assistere all'Angelus in Piazza San Pietro. «La delegazione dei docenti sardi con la valigia- si legge in una nota- troverà accoglienza e sostegno da parte del Pontefice Papa Francesco, attento osservatore delle tematiche del lavoro rispettoso della famiglia, mai come prima così legate ed oggetto dell’attuale dibattito pubblico, ormai estesosi a livello nazionale». È l'ennesimo sos lanciato dai docenti che dopo anni di precariato chiedono di poter lavorare senza allontanarsi dalle loro famiglie. Una trasferta problematica, quella di domani a Roma: tanti docenti che avrebbero voluto partecipare all'Angelus staranno a casa. «Ancora una volta- –denuncia il comitato – si è toccata con mano la difficoltà che i sardi riscontrano quando decidono di oltrepassare il Tirreno. Carenza dei voli e lievitazione dei prezzi in prossimità della partenza. A ciò si aggiunge la difficoltà economica di molti docenti che a tutt'oggi non hanno ancora percepito la disoccupazione». Un folto gruppo sarà comunque davanti al Santo Padre. «Nonostante ciò gli insegnanti sardi – continuano prof e maestri – che contestano la legge della " Buona scuola" confidano nelle preghiere del Santo Padre e delle sue parole. Papa Francesco infatti, due settimane fa ha sottolineato l'importanza del lavoro per l'unità della famiglia». L'appuntamento per gli insegnanti con la valigia e per chi vorrà sostenere la causa, è fissato per domani alle 9.30 in piazza Pio XII angolo Largo del Colonnato per proseguire poi nel luogo assegnato alla delegazione dal Vaticano.

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