La Nuova Sardegna

Export

L’isola terza regione del Sud per la vendita di servizi

CAGLIARI. Nel 2014, nonostante l’anno nero per le sue esportazioni, la Sardegna è diventata la terza regione per vendite all’estero di servizi del Mezzogiorno: sono cresciute del 3,5%, per un totale...

04 settembre 2015
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CAGLIARI. Nel 2014, nonostante l’anno nero per le sue esportazioni, la Sardegna è diventata la terza regione per vendite all’estero di servizi del Mezzogiorno: sono cresciute del 3,5%, per un totale di 641 milioni di euro. È quanto rileva l’Ice nello studio «L’Italia nell’economia internazionale 2014-2015», secondo cui il numero totale di operatori dell’esportazione nell’isola si è mantenuto stabile: 1.291, con un valore medio per esportatore sceso a 3.579 euro. Nel 2014 sono cresciute le esportazioni di prodotti alimentari (+1,3%), dei prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere (+6,7%), ma soprattutto del comparto della metallurgia (+52,2%) e degli altri mezzi di trasporto (+221,7%), grazie alla cantieristica navale. Cala l’export dell’industria chimica (-15,8%) e di quella meccanica (-15,1%). È stato Gibilterra il primo mercato di sbocco dell’export della Sardegna nel 2014, anche se è cresciuto molto di più quello verso altri Paesi. Le esportazioni sarde nel territorio d’oltremare del Regno Unito, sulla costa meridionale della Spagna, sono cresciute del 23,4%, grazie all’incremento di vendite di prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio. Verso la Turchia l’aumento è dell’85,4%. Seguono Stati Uniti (+60,7%), Slovenia (+75%) ed Egitto (+59,7%). A determinare il calo generalizzato delle vendite della Sardegna all’estero registrato l’anno scorso sono state contrazioni avvenute verso Paesi come l’Arabia Saudita (-8,1%), Libia (-24,9%), Spagna (-39%), Francia (-25,1%) e Libano (-43,4%). Il trend negativo si deve soprattutto alla riduzione (-16,3%) dell’export di derivati del petrolio.

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