La Nuova Sardegna

Rubano il rame, stop alla metro

Rubano il rame, stop alla metro

Monserrato. Portati via i cavi che alimentano la linea, treni fermi e i pendolari restano a terra

26 agosto 2015
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CAGLIARI. Il quarto furto di rame in pochi mesi mette in ginocchio l’organizzazione della metropolitana leggera perché il cavo, rubato nella notte, viene prodotto nella Penisola e ancora ieri sera non si sapeva quando arriverà. Il furto è avvenuto tra lunedì e marte fra le stazioni di Settimo San Pietro e Monserrato. L’Arst ha messo in pista i bus che possono trasportare i passeggeri lungo un percorso quasi parallelo, ma il disagio insanabile è per chi, residente a Maracalagonis o a Sinnai, ha costruito la propria vita lavorativa attorno al fatto di poter arrivare in macchina al parcheggio di scambio e qui, senza quindi dover entrare in città, può salire sulla metropolitana e arrivare in pochi minuti da tutt’altra parte. Il gradimento per il trenino leggero è crescente, i ripetuti furti di rame sono un problema. Stavolta hanno rubato quasi 700 metri di cavo. Michele Vacca referente per l’Utp, l’associazione utenti trasporto pubblico non lo manda a dire: «Non c’è sorveglianza lungo le linee, probabilmente – spiega – sarebbe un deterrente se ci fosse almeno un allarme che scatta quando la linea viene interrotta». L’associazione utenti per il trasporto pubblico ha diramato un comunicato: «Metrocagliari, grazie anche ai nuovi prolungamenti per Policlinico e Settimo sta avendo sempre più successo e i benefici dovuti alla diminuzione del traffico e degli incidenti sono evidenti. Ma – si sottolinea nella nota – nonostante l'aumento dell'utenza l'ultima partenza da Repubblica per il Policlinico è alle 22 mentre per Settimo è alle 20.50, troppo presto per tantissimi lavoratori, che perciò continuano a viaggiare in auto. Ebbene dalle 23.10, col rientro dell'ultimo tram la linea, costata quasi 60 milioni di euro, è in balia dei ladri. I danni alla linea dei quattro furti compiuti o tentati negli ultimi mesi ha superato i 50 mila euro in termini di rame rubato e di pezzi danneggiati, ai quali si aggiungono le alte cifre per organizzare i servizi sostitutivi e i danni a tutti gli utenti che sono arrivati in ritardo a lavoro o hanno perso degli appuntamenti».

«Il direttore e i tecnici si sono messi immediatamente al lavoro – si dice ancora nel comunicato – per smontare i cavi tranciati e il traffico ferroviario è stato ripristinato, mentre i tram rischiano di restare in deposito per giorni con ripercussioni sul traffico della Provinciale Settimo - Selargius, della SS554 e delle altre strade dell'area vasta». L’associazione punta dritto a un altro argomento: «Visto che tenere chiusa la metro di notte non è un risparmio perché diventa un supermarket per i ladri sarebbe opportuno far circolare i tram anche di notte: basterebbero 5 operatori in più a turno per la cui assunzione si potrebbe attingere dalla graduatoria già pronta da mesi».

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