La Nuova Sardegna

La beat generation secondo Elisabetta Antonini

La beat generation secondo Elisabetta Antonini

Nuoro Jazz, stasera sul palco dell’auditorium dell’Isre la musicista romana e il suo quartetto

26 agosto 2015
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NUORO. Miglior Nuovo Talento per il 2014 al referendum della rivista Musica Jazz, Elisabetta Antonini è la protagonista del concerto in programma oggi a Nuoro per la rassegna che accompagna le undici giornate del ventisettesimo Seminario Jazz in corso sino a domenica nel capoluogo barbaricino.

La cantante romana, che dal 2005 al 2013 è stata docente proprio dell'iniziativa didattica organizzata dall'Ente Musicale di Nuoro, presenta il progetto "The Beat Goes On", il suo omaggio alla Beat Generation già consegnato con successo alle tracce dell'omonimo cd pubblicato lo scorso autunno. Un concept album pensato sulle voci e le parole di poeti e scrittori beat come Jack Kerouac, Allen Ginsberg, William Burroughs e Gregory Corso; per ognuno di loro, la Antonini, autrice della maggior parte dei brani e della selezione dei testi, ha ricreato un mondo sonoro ad hoc, spaziando dal bebop al funk, dai colori della West Coast all'improvvisazione pura dell'avanguardia degli anni Sessanta, con inserti di registrazioni d'epoca delle voci degli stessi autori.

Come sul disco anche oggi sul palco dell'Auditorium dell'Isre a partire dalle 21 (biglietto intero a dodici euro, ridotto a dieci), Elisabetta Antonini sarà affiancata da una formazione che riunisce alcuni nomi di primo piano della scena jazzistica italiana: Francesco Bearzatti al sax tenore e al clarinetto, il pianista cagliaritano Luca Mannutza, Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Marcello Di Leonardo alla batteria. Cantante e band leader, arrangiatrice e compositrice, Elisabetta Antonini ha studiato vocalità jazz e approfondito il linguaggio jazzistico negli Stati Uniti e in Italia. Prima artista italiana a firmare con la prestigiosa etichetta inglese Candid, ha all'attivo un'intensa attività concertistica che l'ha portata a collaborare con nomi come di primo livello. Ha messo a frutto la sua creatività in progetti raffinati e originali, ma anche nell'esplorazione di un jazz dal sapore cameristico con il trio Un Minuto Dopo, che divide con Alessandro Gwis, Gabriele Coen e il grande oboista degli Oregon Paul McCandless; oppure, ancora, nel duo Nuance con l'arpista cagliaritana Marcella Carboni, dove mette in luce alcune perle del jazz contemporaneo ridisegnandone i contorni.

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