La Nuova Sardegna

Redditi in forte calo nell’isola. In Gallura è crollo

Redditi in forte calo nell’isola. In Gallura è crollo

Olbia-Tempio è la provincia italiana in cui il potere d’acquisto è calato di più (-6,67 per cento) secondo una ricerca del Sole 24 Ore sulle dichiarazioni di 40 milioni di contribuenti. A Sassari una diminuzione del 4,67 per cento

25 agosto 2015
3 MINUTI DI LETTURA





È quella di Olbia-Tempio la provincia italiana che ha risentito di più della crisi dal 2008 al 2014 con un calo dei redditi di oltre il 6 percento. È il dato che emerge da una ricerca del Sole 24 Ore sull’andamento dei guadagni delle famiglie attraverso gli importi indicati nel modello Unico, nel 730 e nel Cud da oltre 40 milioni di contribuenti italiani.

Tra le aree che hanno sofferto di più la crisi non ci sono solo il Sud e le isole, ma anche Roma e diverse province della Lombardia. Tutte zone in cui il reddito medio dichiarato al fisco nel 2014 risulta di oltre il 4% più basso rispetto ai livelli di cinque anni prima, considerando gli effetti dell’inflazione. Del resto, basta pensare che il 56% dei redditi dichiarati al fisco arriva dai lavoratori dipendenti e il 35% dai pensionati per capire quanto possano aver pesato sul dato generale le ore di cassa integrazione, la mobilità e i licenziamenti.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:regione:1.11984575:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.11984575:1653411651/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Nessuno però ha conosciuto in Italia un calo superiore alla Gallura nella perdita del potere d’acquisto. È stata precisamente del 6,67 percento la differenza tra i redditi del 2008 e quelli del 2013 nella provincia di Olbia-Tempio, dove il reddito medio dei cittadini è di 16,829 euro e solo 1,31 percento dei contribuenti - aumentati peraltro dello 0,71 percento - guadagna più di 75mila euro l’anno.

Nel resto del Paese è la provincia di Prato (con -6,07 percento) ad aver conosciuto un calo simile a quello della Gallura, mentre ce ne sono soltanto tre in cui il reddito dichiarato è cresciuto: Belluno, Bolzano e L’Aquila.

Nel resto dell’isola è la provincia di Carbonia-Iglesias ad occupare la seconda posizione nella classifica regionale di chi ha risentito di più della crisi, con una perdita del 5,45 percento del potere d’acquisto. La terza posizione spetta a Sassari, provincia in cui il calo del reddito è del 4,67 percento e dove sono appena l’1,26 percento i contribuenti che dichiarano più di 75mila euro. Ma a preoccupare nel nord-ovest dell’isola è anche il calo dei contribuenti. Dal 2008 allo scorso anno il numero dei cittadini che hanno denunciato i propri guadagni si è ridotto del 3,31 percento.

Ci sono le province di Cagliari e il Medio Campidano subito dopo: nel capoluogo il calo è stato del 3,46 percento e del 3,57 percento nella provincia confinante.

Stanno appena meglio Nuoro e Oristano, dove il calo del reddito è stato rispettivamente del 2,48 percento e del 2,72 percento, dove prò il numero dei contribuenti è sceso del 3,33 percento nel caso del capoluogo barbaricino e del 2,32 nell’Oristanese.

È quella dell’Ogliastra la provincia in cui il calo del reddito è stato più contenuto: solo l’1,69 percento. Ma da queste parti sono appena lo 0,43 i cittadini che dichiarano più di 75mila euro l’anno. In tutta Italia stanno peggio solo nel Medio Campidano dove sono solo lo 0,38 percento.

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative