La Nuova Sardegna

Aeroporto di Olbia, record di passeggeri: venerdì 22.500 in 24 ore. Boom di stranieri

di Alessandro Pirina
Turisti arrivano all'aeroporto di Olbia per prendere il volo che li riporterà a casa
Turisti arrivano all'aeroporto di Olbia per prendere il volo che li riporterà a casa

Numeri mai visti al “Costa Smeralda”. Crescono gli svizzeri, i francesi e gli spagnoli anche se i tedeschi restano in testa alla classifica

25 agosto 2015
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OLBIA. Nell’isola il sorpasso degli stranieri è previsto nel 2017, ma al Costa Smeralda il turista italiano è già minoranza. L’aeroporto di Olbia guarda sempre più oltre confine e i risultati sono dalla sua parte. I numeri ufficiali parlano ancora di una supremazia italiana, da gennaio ad agosto 829mila a 701mila, ma in quei dati rientrano anche i passeggeri locali. Compreso chi durante l’anno fa più volte la spola tra Olbia e la penisola per ragioni di lavoro, studio, salute.

Al netto dei sardi, dunque, oggi si può già affermare che al Costa Smeralda transitino più turisti stranieri che italiani. Un risultato che va a premiare la politica esterofila della Geasar, società di gestione dell’aeroporto, sempre più proiettata oltre confine.

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Record storico. La miglior prestazione della stagione, però, non ha nazionalità. Venerdì 21 agosto il Costa Smeralda ha registrato il suo record storico di passeggeri in un solo giorno: all’aeroporto di Olbia sono transitate 22.500 persone in appena 24 ore. Numeri che denotano ancora una volta lo stato di ottima salute della Sardegna. E infatti rispetto a 12 mesi fa ad agosto al Costa Smeralda i passeggeri sono cresciuti del 6,6 per cento, pari a circa 23mila persone.

Primato tedesco. Gli italiani, aumentati dello 0,9 per cento rispetto al 2014, guidano la classifica delle nazionalità. Risultato più che scontato. Fuori confine sono i tedeschi ad avere la leadership al Costa Smeralda, dove sono migliorati del 3,8 per cento in 12 mesi. Più lieve la crescita della Francia, pari allo 0,3, che però mantiene saldamente la seconda posizione, anche grazie al forte radicamento di francesi tra Budoni e San Teodoro.

Il boom svizzero. A doppia cifra invece l’aumento (pari al 14,7 per cento) del traffico tra Olbia e la Svizzera, figlio soprattutto della presenza di ben sei diverse compagnie che collegano gli aeroporti elvetici con il Costa Smeralda. Una competitività che inevitabilmente va a influire sul prezzo del biglietto.

Lo sbarco di British. Ottimi anche i numeri che arrivano da Londra, con un traffico passeggeri che viaggia al 10,5 per cento. Merito soprattutto dello sbarco a Olbia di British Airways, che per la prima volta collega la Sardegna con l’aeroporto di Heathrow, favorendo così l’arrivo nell’isola non solo di inglesi, ma anche di extraeuropei, su tutti arabi e cinesi, che fanno scalo a Londra. «È il nostro primo volo intercontinentale», dice l’amministratore delegato di Geasar, Silvio Pippobello.

Vueling lancia Barcellona. Quasi raddoppiata la presenza spagnola al Costa Smeralda. Il volo low cost Olbia-Barcellona, in calendario da marzo a ottobre, e ad agosto a cadenza giornaliera, ha portato gli iberici a quota più 47,5 per cento.

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L’Olanda vola. Ottime performance poi per Norvegia (più 73 per cento), Slovacchia (più 103) e Repubblica ceca (più 138), ma l’incremento maggiore è quello dell’Olanda, con un balzo in avanti del 182 per cento, grazie al volo Easyjet tra Olbia e Amsterdam. «Nel 2014 ci eravamo resi conto di una forte domanda potenziale di olandesi – spiega Mario Garau, manager sviluppo rotte di Geasar –. Ce n’erano tantissimi nonostante non ci fossero voli diretti. Così ci siamo mossi per favorire la tratta e i risultati ci hanno dato ragione. Ora cercheremo di fare lo stesso con la Finlandia».

Prove di home port. L’estate 2015 ha visto anche alcuni voli tra il Costa Smeralda e Tunisi. Un collegamento che si è reso necessario dopo gli attentati nella capitale nordafricana: le navi da crociera in partenza da Tunisi sono state dirottate all’Isola Bianca e i passeggeri condotti con l’aereo fino a Olbia. Un modello, quello dell’home port, su cui in Gallura si punta molto.

Il futuro. Dopo il boom estivo la Geasar è molto fiduciosa sui mesi di settembre e ottobre: l’obiettivo è un milione di stranieri. Ma intanto si pensa al 2016: fra un mese a Durban, in Sudafrica, si svolgerà la convention tra aeroporti e compagnie in cui verrà delineato il futuro dei cieli. Compreso quello di Olbia.

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