La Nuova Sardegna

nuovo appello di coldiretti

Cinghiali, emergenze da evitare

Cinghiali, emergenze da evitare

«A rischio le aree agricole e le zone frequentate dai bagnanti»

15 agosto 2015
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CAGLIARI. Emergenze da evitare. Coldiretti rilancia l’appello dopo il drammatico incidente in Sicilia, dove un uomo è morto dopo essere stato attaccato da un cinghiale, e le ultime proteste per pericoli analoghi in Sardegna. Secondo l’organizzazione gli allarmi non riguardano soltanto le zone agricole ma anche quelle turistiche. «È un argomento che abbiamo denunciato in tempi non sospetti più volte in tutte le sedi e con proposte concrete – ricorda il presidente regionale di Coldiretti, Battista Cualbu – e sul quale riscontriamo purtroppo poca attenzione da parte delle istituzioni. Anzi, spesso questi temi si affrontano con troppa superficialità, sottovalutando un problema che da una parte esaspera e danneggia gli agricoltori, e dall'altra mette in pericolo l'incolumità delle persone, come successo qualche mese fa anche nel cagliaritano quando un cervo ha caricato una comitiva di turisti». «L'argomento non può essere affrontato solo quando succede l'irreparabile» sottolinea il direttore della Coldiretti Luca Saba, che osserva «in Regione non possono continuare ad ignorare i danni di cornacchie, nutrie, cinghiali e cervi. Per non parlare dei cormorani che ogni anno invadono gli stagni dell'oristanese».

Il 9 luglio scorso la Coldiretti aveva fatto un blitz in Regione presentandosi con una delegazione di agricoltori, allevatori e pescatori per chiedere interventi urgenti. «Non resteremo con le mani in mano davanti a questi ingenti danni stimabili in diversi milioni di euro – conclude Cualbu – Le tipologie di danni alle colture agrarie e agli allevamenti sono ormai di proporzione così rilevante da rendere insufficiente l'accantonamento delle risorse finanziarie regionali». Per la Coldiretti «occorre rivedere le modalità di distribuzione delle risorse nazionali e regionali» , inoltre serve «una riforma della disciplina che garantisca l'indispensabile presenza delle aziende agricole a tutela del territorio».

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