La Nuova Sardegna

Continua la protesta degli immigrati

Continua la protesta degli immigrati

Cagliari. Sono oltre 150, bivaccano da giorni davanti al municipio e chiedono di poter lasciare l’isola

13 agosto 2015
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CAGLIARI. Non accenna a placarsi la protesta dei migranti che da giorni e giorni bivaccano in piazza Matteotti e sotto le arcate di via Roma, davanti all’ingresso del municipio. Decine di profughi in fuga dalla guerra, sono stati abbandonati e costretti a trovare ripari di fortuna.

«Siamo salvi, è vero. Ma ci hanno abbandonati». Così uno dei portavoce degli oltre 150 migranti, prevalentemente etiopi e eritrei, ha spiegato il perchè della loro protesta sotto al Comune di Cagliari.

Alcuni di loro hanno anche iniziato lo sciopero della fame per chiedere di poter andare a Roma.

Ieri, dopo i momenti di tensione di ieri, una nuova manifestazione con corteo al porto per poi tornare davanti al municipio. Dopo aver dormito per una decina di giorni all’aperto, in piazza Matteotti, in balia del caldo e di eventuali malintenzionati, martedì i migranti hanno avviato un corteo per poi accamparsi davanti al palazzo del Comune.

Dopo una contrattazione con i rappresentanti di Questura e Prefettura gli stranieri avevano ottenuto di poter lasciare l’isola a gruppi di 50 persone ogni giorno. Ma dopo la partenza in serata dei primi dieci, per meroledì non c’è stato nessun viaggio in programma. «Ci hanno fatto delle promesse che non hanno mantenuto. Ci dicono che non c’e posto ma alcuni di noi sono qui da settimane. Ci hanno dimenticati. Noi dobbiamo raggiungere Roma», ha spiegato in inglese uno dei portavoce all’agenzia di stampa Agi. «Siamo scappati dalla guerra, abbiamo affrontato pericoli e sofferenza. Ora dobbiamo raggiungere Roma», ha ribadito. Una richiesta che accomuna oltre il 90 per cento degli immigrati sopravvissuti all’attraversamento del Mediterraneo e che voglio raggioungere paesi europei in gradi di accoglierli e di dare loro un’occupazione.

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