La Nuova Sardegna

Goletta verde fa pressing: «Bonifiche, basta rinvii»

di Emanuele Fancellu
Goletta verde fa pressing: «Bonifiche, basta rinvii»

La campagna di Legambiente che annuncia un osservatorio da settembre «Occorre un cambio di passo, senza risanamento non ci sarà riconversione»

07 agosto 2015
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PORTO TORRES. «Da settembre lanceremo l'attività di un osservatorio sull'iter di bonifica e sul processo di riconversione industriale per il sito di Porto Torres per garantire attenzione. L'iter è iniziato 13 anni fa e non si è ancora ultimato il primo step: occorre un deciso cambio di passo». È questa la grande novità rivelata da Stefano Ciafani, vicepresidente Nazionale Legambiente, nel corso dell'incontro tenuto sotto la Torre Aragonese, simbolo della lotta dei lavoratori Vinyls e della città turritana, organizzato da Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente a tutela del mare e delle coste italiane, arrivata a Porto Torres per parlare di “Ambiente, green economy e lavoro. Storie, numeri e proposte per superare l’emergenza bonifiche”. In Sardegna le superfici, terrestri e marine individuate negli ultimi 15 anni come siti contaminati sono davvero rilevanti, mentre i risultati ottenuti fino ad oggi per il raggiungimento della bonifica di queste aree non lo sono altrettanto.

Nei circa 37mila ettari dei Sin di Porto Torres e Sulcis Iglesiente Guspinese e del sito della Maddalena le opere di bonifica proseguono con colpevole ritardo sia per i piani di caratterizzazione da realizzare sia per le aree bonificate. «In Sardegna e nel resto d’Italia le opere procedono a rilento, nonostante gli anni trascorsi, le risorse impiegate e le semplificazioni adottate – ha affermato Ciafani –. La situazione attuale è di un colpevole e sostanziale stallo con caratterizzazioni e analisi effettuate in modo a volte esagerato e inefficace, progetti di risanamento che tardano ad arrivare e bonifiche completate praticamente assenti. Occorre un vero cambio di passo per fare quello che è stato già realizzato con successo in altri paesi industrializzati, perché se non decollerà il settore delle bonifiche, non riusciremo mai a riconvertire il sistema produttivo alla green economy, come sta già avvenendo per la chimica verde». Concetto che ha trovato l'accordo di tutti i partecipanti. Di Sardegna come «territorio motore dell'innovazione dal punto di vista energetico e industriale con un comparto turistico all’avanguardia rispetto alla sostenibilità ambientale» ha parlato il presidente di Legambiente Sardegna Vincenzo Tiana, per il quale la Regione deve premere su Governo e Parlamento affinché si acceleri il processo di risanamento ambientale.

L'assessore regionale all'Ambiente Donatella Spano ha rimarcato la priorità  delle attività di bonifica «per qualsiasi attività di sviluppo: sono al primo posto nella nostra attività di governo. Stiamo lavorando con estrema assiduità per accelerare tutti i processi valutativi e autorizzativi dei progetti di bonifica, sempre nell’intento di far effettuare le attività di bonifiche da chi ha inquinato”. Il neo sindaco di Porto Porto Torres Sean Wheele ha ricordato che “la materia delle bonifiche risulta all’interno delle nostre linee programmatiche illustrate al consiglio comunale. Le nostre azioni mirano alla mappatura e riqualificazione delle aree industriali dismesse; a sostenere presso tutti gli enti interessati, Eni, Syndial, Regione e Ministero, la priorità assoluta dell’attuazione della bonifiche dei siti industriali per cui sono previste, con verifiche costanti e pressanti». Infine la parlamentare del Pd Giovanna Sanna, che ha ribadito l'azione dei parlamentari sardi, sottolineato il lavoro in sinergia con la Regione per accelerare l'iter delle bonifiche, annunciando anche che la commissione bicamerale sulle attività connesse al ciclo dei rifiuti sarà a Porto Torres e alla Maddalena nel prossimo settembre.

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