La Nuova Sardegna

I pazienti: «Vogliamo scegliere le protesi»

SASSARI. «Le continue vessazioni da parte di Regione, Centrali d'acquisto e Asl in materia di dispositivi medici (sacche, placche, cateteri, pannoloni) molto spesso violano la Convenzione Onu sui...

06 agosto 2015
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SASSARI. «Le continue vessazioni da parte di Regione, Centrali d'acquisto e Asl in materia di dispositivi medici (sacche, placche, cateteri, pannoloni) molto spesso violano la Convenzione Onu sui diritti delle persone». Lo afferma Francesco Diomede, presidente della Federazione italiana incontinenti e stomizzati. «Ci si deve convincere che per le persone con disabilità le protesi hanno l'unico fine di riabilitare e reinserire socialmente», aggiunge. L’associazione ricorda poi che la delibera n. 7/19 del 17 febbraio 2015 assunta dalla giunta regionale «non prevede la salvaguardia del principio costituzionale della “libera scelta”: i dispositivi medici sono per legge considerati strumenti “riabilitativi" che per le persone disabili sono infungibili cioè insostituibili». «Pertanto la Regione e le Asl spenderanno un mare di soldi in più, per le giornate di malattia, i ricoveri impropri, le dermatiti e tutti gli eventuali inconvenienti che coinvolgeranno i pazienti stomizzati destinati a provare nuovi dispositivi», concludono i responsabili della Federazione. Non senza aver ricordato che sulla questione si è mosso anche l’ex presidente della commissione Sanità della Camera, Pierpaolo Vargiu, il quale ha rivolto una interrogazione al ministro della Salute sulla delibera regionale.

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