La Nuova Sardegna

Nell’isola meno stabilimenti che in Abruzzo

di Luca Fiori

Appena il 3,8 % le concessioni demaniali sulle coste sarde. Bertolotti (Sib): «Licenze bloccate dal 2009»

05 agosto 2015
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SASSARI. L’isola delle vacanze, del mare cristallino e delle spiagge da sogno ha meno stabilimenti balneari dell’Abruzzo, della Calabria e della Puglia. Sono solo 278 le imprese che nell’isola si occupano della gestione di stabilimenti marittimi e del noleggio senza equipaggio di imbarcazioni da diporto, compresi i pedalò.

Almeno secondo dati forniti dalla Camera di Commercio di Milano che come ogni anno stila la classifica delle regioni in cui si noleggiano più sdraio e ombrelloni. Secondo il sondaggio sono oltre 7 mila le imprese in Italia che offrono questo servizio, stabili rispetto al 2014. Le più attrezzate? Emilia Romagna (13,9%), Toscana (12,8%) e Campania (11,2%) sono le regioni con più attività in questo settore.

L’isola, secondo i dati aggiornati al primo trimestre del 2015, ha appena il 3,8 percento degli stabilimenti a livello nazionale: quest’anno ne sono stati censiti tre in meno, nel 2014 erano 281. La maggior parte si trovano nella provincia di Sassari e in Gallura: 161, il doppio di quelli presenti in provincia di Cagliari dove si è passati dagli 82 del 2014 agli 80 di quest’anno. Nelle coste del Nuorese gli stabilimenti sono passati nell’ultimo anno da 32 a 31, mentre nell’Oristanese sono solo 6 come un anno fa. Una regione come l’Abruzzo risulta in possesso di 356 concessioni (4,8 percento nazionale), mentre ne sono state censite 397 in Calabria (5,4 %) e 480 in Puglia (6,5).

Dati che non convincono affatto Alberto Bertolotti, presidente regionale del sindacato italiano balneari. «Non capisco con quali criteri sia stata stilata la classifica - spiega Bertolotti - ma noi abbiamo dati differenti. Nell’isola secondo le nostre informazioni operano oltre 600 imprese in possesso di concessione demaniale e ben 350 sono nostri associati. Siamo in attesa del riordino a livello nazionale - aggiunge il presidente del sindacato dei gestori di stabilimenti balneari - dal 2009 l’attività concessoria nell’isola è bloccata».

Secondo i dati della Camera di Commercio di Milano al primo posto, manco a dirlo, si conferma Rimini (445 imprese, 6,1% italiano) la città con il maggior numero di stabilimenti, seguono Napoli e Savona con 419 e Lucca con 389. Tra le prime 10 province in aumento: Salerno (+4,1%) e Foggia (+3%). Tra le regione cresce la Lombardia che con 154 imprese segna un +2%. Protagonisti i laghi naturalmente: sono 40 le attività che hanno in concessione spazi demaniali a Brescia, 17 in provincia di Como, 10 a Varese.

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