La Nuova Sardegna

sblocca italia

In Sardegna è boom del baratto per pagare le tasse

di Luca Rojch
In Sardegna è boom del baratto per pagare le tasse

Nell’isola accolta con favore la possibilità di saldare l’Imu con lavori utili. L’Anci: iniziativa valida per recuperare le fasce croniche di evasione

05 agosto 2015
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. La bolletta si paga a colpi di ramazza. Nessun paradosso. I Comuni senza più risorse hanno bisogno di braccia per tenere puliti palazzi e piazze. I cittadini scivolati dal sofà della classe media al selciato del ghetto non hanno più soldi per pagare i conti.

La legge. Lo Stato oggi dà la possibilità ai sindaci di far pagare una parte delle tasse ai cittadini attraverso lavori manuali. Un articolo dello Sblocca Italia dà le direttive ed è accolto in modo molto positivo dai Comuni. Un calcolo ufficioso rivela che prima della crisi lo zoccolo duro degli evasori delle tasse comunali era intorno al 5 per cento. Oggi si arriva anche al 15. Non tutti furbetti impenitenti. Molti non pagano perché non hanno la possibilità. La soluzione è un tuffo nel passato remoto della storia. Perché lo Stato riscopre il baratto.

Per qualche ora al giorno il cittadino 2.0 dovrà lasciare da parte account, like e hashtag e dedicarsi ad attività molto più analogiche. Ma in fondo anche questo è un punto di incontro tra l’etereo mondo digitale della sharing economy in cui tutto è condiviso e quello molto più analogico del baratto.

L’Anci. Nessuna posizione ufficiale ancora da parte dell’Anci, ma il presidente Pier Sandro Scano promuove la proposta. «Io la vedo come qualcosa di positivo – spiega –. Parlo a titolo personale, da sindaco. Ma questa norma ci dà la possibilità di recuperare una fascia di evasione che in caso contrario sarebbe rimasta irrecuperabile. Dobbiamo valutare nei dettagli sia gli effetti dell’applicazione, sia i risultati. Ma non mi sento di bocciare questa iniziativa». Due disperazioni si incontrano. Da una parte i Comuni che non hanno più soldi per pagare gli operai che curano strade, piazze e aiuole. Dall’altra i cittadini che non hanno più un euro per saldare le bollette di Imu e Tasi.

Sblocca Italia. Lo Stato generoso dopo avere tartassato entrambi offre una via di uscita. Magari l’idea non è nuovissima, ma poco conta. L’articolo 24 del decreto Sblocca Italia dà la possibilità ai sindaci di applicare il “baratto amministrativo”. In altre parole far pagare una parte delle tasse comunali attraverso lavori socialmente utili. Un piccolo miracolo muscolare per sindaci a corto di manovalanza e per cittadini in bolletta. Così proprietari di case e terreni potranno pagare l’Imu e la Tasi pitturando le pareti delle scuole, rasando le aiuole dei giardini pubblici.

L’applicazione. La proposta lanciata nel decreto trova terreno fertile in un’isola piegata dalla crisi. È corsa nei Comuni per approvare la norma. In diversi centri dell’isola l’articolo 24 è stato già adottato o si sta per fare. Ma ci sono alcuni ostacoli che devono essere superati. Da una parte si deve quantificare il valore di un’ora di lavoro. Dall’altra i Comuni devono buttare un occhio anche ai bilanci. L’Imu è forse l’unica entrata certa che arriva, almeno in parte, nelle casse dei Comuni. E il dilagare del baratto potrebbe abbassare un gettito già esile.

L’accoglienza. I sindaci sembrano cogliere in modo positivo la norma. E in molti Comuni c’è la corsa ad approvare il regolamento.

Il blitz

Sassari, controlli dei Nas in tutta l’isola: sequestrati 855 chili di uova e colombe di Pasqua scadute o conservate tra i topi

Le nostre iniziative