La Nuova Sardegna

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«Igers, la nuova frontiera della comunicazione on line»

di Federico Spano
Alessandra Polo
Alessandra Polo

Sul futuro dei media intervista con la social media strategist Alessandra Polo. Sassarese, ha contribuito alla creazione del profilo Instagram della Nuova Sardegna

05 agosto 2015
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SASSARI. Quando le chiedono che lavoro faccia, in tanti non hanno la benché minima idea del significato della sua risposta: social media strategist. Ma la sua specializzazione in un ramo così attuale come quello dei social network, che cambia e si rinnova quasi quotidianamente, la mette all’avanguardia di una cerchia ristrettissima di lavoratori. Alessandra Polo, quarantenne sassarese, si è laureata in Psicologia a Roma e si è specializzata in gestione dei processi formativi con un master a Bologna. Da alcuni anni vive e lavora a Cagliari. Instagram, Facebook, Twitter, YouTube per lei sono il pane quotidiano e grazie alle sue consulenze e ai suoi consigli le aziende riescono a ottimizzare e a rendere proficua la loro presenza sui social media.

Lei è una social media strategist, ma non tutti capiscono di cosa stiamo parlando...

«Lo so bene, provate un po' a parlare con mia madre... Scherzi a parte, in effetti è vero, qualcuno forse ancora fatica a capire il mio lavoro, ma con un po' di pazienza e con qualche esempio provo a far comprendere le potenzialità dei social network anche a chi ha poca dimestichezza con il web. Io opero quasi esclusivamente in ambito turistico, da quando nel 2012 mi occupai, come community manager, del lancio e della gestione di Visit Sardinia, i canali social dell'assessorato al Turismo della Regione Sardegna».

Che differenze ci sono tra Sassari e Cagliari per chi lavora nel suo campo?

«Cagliari è sicuramente una città che offre diverse opportunità. Più occasioni di confronto e scambio, anche per partecipare ad eventi legati al mondo del web. Io stessa, desiderosa di volermi aggiornare senza dover necessariamente prendere l'aereo per raggiungere "il continente", negli scorsi anni ho organizzato vari eventi formativi, portando alcuni tra i migliori esperti in Italia. Alcuni di questi eventi si sono tenuti all'Open Campus di Tiscali dove mi trovo fin dalla sua apertura nel 2013. Nato per offrire programmi di accelerazione per startup digitali, spazi di coworking per aziende e liberi professionisti, oggi propone anche un ricco calendario di eventi per tutti gli appassionati d’innovazione e creatività. Anche a Sassari però qualcosa da un po' inizia a muoversi, grazie all’incubatore di imprese dell’università».

Grazie anche ai suoi consigli, la Nuova Sardegna ha creato un account Instagram che sta riscuotendo un grande successo.

«È stato un piacere poter contribuire a quello che oggi può essere considerato un vero e proprio caso di successo. La scelta editoriale della Nuova Sardegna di rilanciare sia contenuti generati dagli utenti che usano l'hashtag #lanuovasardegna su foto che raccontano l'isola, sia #solobellenotizie per informare su notizie positive, è stata vincente, e lo dimostrano i numeri che avete raggiunto in così poco tempo. Una soddisfazione anche per me».

Perché le aziende dovrebbero investire su Instagram?

«Le aziende dovrebbero investire sui social in generale, scegliendo di essere presenti su quelli più adatti alla propria realtà. Un consulente può aiutarli in questo. Io personalmente consiglio per prima cosa di individuare una risorsa interna che possa essere formata ad hoc. Nel training on the job che io propongo si parte dall'analisi delle specifiche esigenze di quella azienda e si costruisce insieme un strategia di comunicazione e un piano editoriale che aiuterà a capire cosa, quando e dove pubblicare i contenuti che si vogliono veicolare ricordando sempre che sui social le persone non amano vedere o leggere messaggi esplicitamente pubblicitari ma contenuti utili, interessanti e adatti al proprio pubblico. Instagram è sicuramente adatto a molte aziende. Le foto e i video, se di buona qualità e accompagnati da un buon testo, possono essere di grande aiuto per farsi conoscere. Il resto lo fa il tempo dedicato alla propria community».

Lei è tra i fondatori di Instagramers Italia. Che ruolo hanno le community su Instagram?

«Gli Igers, per esteso Instagramers, compongono la community mondiale degli appassionati di Instagram. Quella italiana è sicuramente tra le più attive al mondo. Siamo presenti in oltre 60 città e promuoviamo iniziative sul web che si concretizzano spesso in passeggiate fotografiche, mostre, biciclettate, incontri culturali, happening e concorsi, puntando a integrare cultura, sport e social media e avvicinando le persone al territorio, attraverso la fotografia. Io ho aperto l'account @igers_sardegna (oggi la community con più follower in Italia) nell'aprile del 2012 e poi negli anni successivi sono nati @igers_cagliari, @igers_sassari, @igers_barbagia_ogliastra e @igersoristano. Dietro questi account ci sono ben sedici persone che con grande impegno e passione condividono quotidianamente il loro sguardo e conoscenze sulla nostra bellissima Sardegna. Al nostro racconto si unisce naturalmente anche quello prezioso di chi ci segue partecipando alle nostre rubriche, come #dafareinsardegna, contribuendo alla promozione del territorio».

Qual è stato l'ultimo appuntamento promosso dagli Instagramers della Sardegna?

«Un Instameet regionale a Nuoro. Abbiamo voluto rendere omaggio alla grande fotografa americana del '900 Vivian Maier, la cui mostra è stata inaugurata lo scorso 10 luglio al Museo Man, il primo museo italiano a dedicarle una mostra».

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