La Nuova Sardegna

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Archeologia, musica e tanto pubblico

Archeologia, musica e tanto pubblico

Chiude con successo la nuova formula del festival “Abbabula”

04 agosto 2015
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SASSARI. Edizione da record per il festival “Abbabula” che nella tre giorni appena conclusa ha registrato 3.000 presenze. Tra le novità che hanno decretato il grande successo della diciassettesima edizione del Festival organizzato dalle Ragazze Terribili è stata certamente la nuova location l'altare prenuragico di Monte d'Accoddi. Anche nell'organizzazione del cartellone numeri da record: 95 artisti nell'arco di tre serate si sono esibiti sui due palchi del festival per un totale di 15 appuntamenti che a partire dalle 20 e sino a notte fonda hanno accompagnato il pubblico per complessive 18 ore di spettacolo. Tra i più acclamati Dario Brunori, Alessandro Mannarino i danzatori di “#KOI Danzando cantavamo”, Matteo Sau, i Naso Doble, Frantziscu Medda Arrogalla, River of Gennargentu, gli Apollo Beat, Matteo Gazzolo, Eugenio Carìa, Luigi Frassetto Quartet, Claudia Aru e i Mowman. «Oltre i numeri il nostro vero traguardo è stato il successo legato alla promozione del territorio, delle sue bellezze storiche e naturali e delle sue eccellenze enogastronomiche. Una sfida accettata e vinta – dice Barbara Vargiu, direttore artistico di Abbabula– grazie anche al sostegno dell'amministrazione comunale di Sassari che ha creduto nelle potenzialità di questo luogo unico nel Mediterraneo, da rispettare e trasformare in un teatro all'aperto». Il pubblico composto in prevalenza da sardi arrivati da tutta l'isola ma anche da tanti turisti ha avuto modo di ascoltare ottima musica scoprendo la storia dell'altare preistorico di Monte d'Accoddi, che, come ha spiegato l'archeologa Domenica Lissia, era un sito dove anche anticamente si ballava e cantava.

«Un luogo di festa in cui abbiamo celebrato il culto dell'arte e della cultura –prosegue Vargiu– ripensando lo spazio senza ridisegnarlo ma adattandolo all'esigenza. L'altare è stato per noi il primo attore, il fulcro della scena. In collaborazione con alcuni degli operatori enogastronomici della zona abbiamo allestito inoltre dei punti di ristoro in cui degustare vini locali e pietanze realizzate con alcuni dei prodotti più tipici e rinomati del territorio come la focaccia mediterranea, il panino con i polpi e con la purpuzza, il pane frattau». E infine numeri da record anche per i servizi messi a disposizione del pubblico.

I collegamenti fra la città di Sassari e Monte d'Accoddi sono stati ottimizzati infatti grazie alla collaborazione attivata con comune e Atp. La navetta ha garantito il trasporto di centinaia di persone che hanno così potuto evitare di prendere la macchina, effettuando nelle tre serate 86 viaggi con cadenza ogni 30 minuti Un'organizzazione curata al dettaglio grazie alle 70 persone che, quotidianamente, hanno lavorato alla logistica del festival. «Il più grande applauso lo facciamo noi al pubblico – conclude Vargiu – che ha rispettato il sito dimostrando di aver recepito appieno non solo il messaggio di comunicazione culturale lanciato da “Abbabula” ma anche e sopratutto quello ambientalistico».

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