La Nuova Sardegna

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Migranti, è scontro: «Noi sindaci lasciati all’oscuro: il sistema così salta»

di Pier Giorgio Pinna
Migranti, è scontro: «Noi sindaci lasciati all’oscuro: il sistema così salta»

L’accusa: il Governo e le prefetture sono inadempienti. «Il numero di esuli previsto aumenta costantemente»

02 agosto 2015
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SASSARI. Piersandro Scano non trattiene amarezza e disappunto: «Caos, deficit operativi, improvvisazione continuano implacabili: il ministero dell'Interno e le prefetture si comportano come un corpo separato, Associazione regionale dei Comuni e sindaci non sono stati informati del nuovo sbarco e nel frattempo il governo italiano mostra ancora di non essere in grado di gestire l'emergenza immigrazione».

Il presidente dell'Anci tiene a chiarire che le critiche non riguardano gli uomini e le donne degli apparati di sicurezza e i volontari sul campo: «A loro naturalmente va tutto il nostro plauso e il nostro rispetto per il lavoro svolto», spiega. «Ma è inaccettabile che noi stessi come dirigenti Anci e gli amministratori locali, tutti inseriti a pieno titolo nei tavoli di confronto su questi temi delicatissimi, dobbiamo essere informati dai giornalisti di quel che sta capitando. Così com'è intollerabile che nei paesi si sappia degli arrivi dei profughi solo a cose fatte».

A metà giugno, dopo un'assemblea tra 200 amministratori nella sala convegni vicino al Nuraghe Losa, l'Anci aveva stabilito una linea precisa. Che Scano ora ricorda per punti essenziali. No all'egoismo e all'indifferenza nei confronti degli esuli. Sì alla solidarietà «a occhi aperti e non chiusi», rileva, per rimarcare come i flussi d'immigrazione vadano governati. «Chiediamo un intervento di Roma sulla strategie della Ue, non vogliamo una politica italiana subalterna delle non-scelte europee, e perdipiù contrassegnata dall'idea di poter continuare a scaricare il problema sui Comuni e sul Mezzogiorno _ attacca a fondo il presidente regionale dell'associazione _ Soprattutto adesso che l'ultimo rapporto Svimez ha mostrato un'immagine del Paese dove il Sud paga il prezzo più elevato del disastro economico e sociale».

Insomma, secondo Piersandro Scano, «d'ora in poi il governo deve concordare e condividere con gli Enti locali le sue posizioni». «C'è stato su questo punto un recente incontro con il nostro dirigente nazionale Piero Fassino e le Regioni _ rammenta _ Tanti buoni propositi, tanti impegni, ma nessun atto concreto». «Lo sbarco di queste ore è un'aggravante, la prova provata delle promesse mancate _ accusa il presidente Anci _ Ecco perché alla riunione del 7 agosto a Cagliari riparlerò con forza di tutte le difficoltà e di tutti i disagi che le nostre comunità stanno pagando per questa catena d'inefficienze». Poi l’ultima stoccata: «I numeri previsti per l'accoglienza in Sardegna stanno saltando: aumentano costantemente, ci fanno entrare in una fase di saturazione. Così alla fine si renderà il fenomeno del tutto ingestibile".

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