La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Dopo il caos a Fiumicino (e a cascata a Linate), con numerosi passeggeri sardi bloccati per diverse ore, la polemica sui collegamenti aerei non si placa. Il caso è stato sollevato alcuni giorni fa: niente posti negli aerei da Milano per la Sardegna nei primi dieci giorni di agosto. Ora Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori, rilancia: «Nel 2015 si verifica una situazione che non ha precedenti: per ben 13 o 14 giorni del mese di agosto non ci si può muovere da Cagliari. Il motivo? Quando sono state elaborate le frequenze non si è tenuto conto di un semplice elemento: la soppressione della CT2, la continuità territoriale con gli scali minori, ha determinato l'ingolfamento delle due tratte principali, Roma e Milano, e i passeggeri ovviamente si riversano dove ci sono le tariffe scontate. Quando è stata pensata la rete la situazione era ben diversa. Per questo motivo, mantenere inalterate le frequenze per Roma e Milano non è sufficiente, il sistema è saltato - chiarisce Cossa - E le compagnie hanno buon gioco ad aumentare le tariffe a loro piacimento, senza che vi sia nessuno che controlla e applica sanzioni. Neanche i low cost, com'era prevedibile, sono un'alternativa: il Cagliari Bergamo è arrivato a costare 250,91 euro, sola andata». C'è poi la beffa: «Che fine hanno fatto i 185.500 posti in più su Roma e Milano garantiti dal luglio a settembre? Unica aggiunta, un aereo da 90 posti su Milano, per un totale di 16.200 posti in tre mesi, meno del 10% di quanto promesso dalla Regione. E siamo ancora in attesa del bando per la Continuità territoriale europea, di cui non si comprende l'utilità, ma che doveva essere pronto entro luglio. Il presidente Pigliaru - chiede polemicamente Cossa - pensa di continuare ad assistere senza far nulla a questo autentico disastro per la nostra isola?».