La Nuova Sardegna

si chiama “cent’anni di solitudine”

Foghesu-Macondo, piazza dedicata a García Márquez

PERDASDEFOGU. Oggi una piazza di Perdasdefogu sarà chiamata "Cent'anni di solitudine", con la data e il luogo di nascita e di morte di uno degli scrittori più amati e popolari del Novecento. La...

31 luglio 2015
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PERDASDEFOGU. Oggi una piazza di Perdasdefogu sarà chiamata "Cent'anni di solitudine", con la data e il luogo di nascita e di morte di uno degli scrittori più amati e popolari del Novecento. La targa, in ceramica bianca smaltata con bordi celesti, è stata fatta dal principe italiano dei tornianti, Luigi Nioi di Assemini. A García Márquez Perdasdefogu (Foghesu, come lo chiama la gente) ha riservato la piazza antistante il cimitero di Palasineddu, nel rione S'argidda (nome sardo del timo) nella zona di via Kennedy.

In apertura, alle 19, sarà la regista della compagnia teatrale "Sa brulla", Anna Mameli, a leggere una parte del primo capitolo del capolavoro di "Gabo". Subito dopo Rita Melis traccerà un ritratto letterario del grande scrittore con le principali note biografiche. Quindi sarà scoperta la targa dal sindaco Mariano Carta e dall'assessore regionale al Turismo Francesco Morandi che parlerà del necessario connubio fra cultura e turismo.

La decisione di dedicare una piazza a Marquez era stata annunciata lo scorso anno dal sindaco durante la quarta edizione del festival letterario "Sette sere sette piazze sette libri".

Alle 21 ospite del festival sarà il giornalista del Corriere della Sera Sergio Rizzo ,che presenterà al pubblico (più che raddoppiato rispetto all'ultima edizione) il libro "Da qui all'eternità" (Feltrinelli), sottotitolo "L'Italia dei privilegi a vita". Con Rizzo – prima dell'a tu per tu con i lettori moderato da Francesca Lai – discuteranno il notista politico de L'Unione Sarda Giuseppe Meloni e l'ex sindaco di Nuoro Alessandro Bianchi.

Anche alla presentazione del libro di Rizzo è abbinata una scultura degli artisti dell'Accademia di Sassari Gianna Deligia e Mario Efisio Monni con lo slogan "Scolpire parole e immagini". Domani, con Sandro Roggio e Gianluca Serra, il libro "Cosa conta", di Francesco Giorgioni. Domenica la chiusura del festival con Benedetta Tobagi e Paola Piras sul libro "Come mi batte forte il tuo cuore. Storia di mio padre" (Einaudi).

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