La Nuova Sardegna

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I sindacati dal prefetto lo sciopero slitta ad agosto

di Federico Sedda
I sindacati dal prefetto lo sciopero slitta ad agosto

OTTANA. È stato sospeso in extremis lo sciopero di 24 ore che i lavoratori di Ottana Energia avrebbero dovuto tenere ieri per protestare contro la riduzione dell’organico dei turnisti. A convincere i...

29 luglio 2015
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OTTANA. È stato sospeso in extremis lo sciopero di 24 ore che i lavoratori di Ottana Energia avrebbero dovuto tenere ieri per protestare contro la riduzione dell’organico dei turnisti. A convincere i sindacati a fare marcia indietro è stato l’intervento del vice prefetto di Nuoro, D’Angelo, che ha convocato con urgenza i vertici provinciali della Filcem-Cgil, della Femca-Cisl e della Uiltec-Uil per aprire un tavolo di riflessione e verificare eventuali margini di trattativa con l’azienda. Lo sciopero, tuttavia, è stato solo rinviato. Il vertice in prefettura è, infatti, servito a evitare il blocco degli impianti previsto per ieri, ma non a revocare lo sciopero che è stato rinviato all’ 11 agosto prossimo. Le segreterie provinciali di categoria hanno già annunciato che la protesta, che interesserà per 24 ore il personale di Ottana Energia, avrà inizio alle 6 dell’11 agosto e si concluderà alla stessa ora del giorno successivo. Stavolta, però, le modalità dello sciopero dovranno essere quelle previste dalle leggi 146 del 1990 e 83 del 2000 che regolano gli scioperi nei servizi essenziali nei quali rientra anche il settore energetico. In particolare, dovranno essere concordate con l’azienda le prestazioni indispensabili per la sicurezza del servizio. Gli impianti di Ottana Energia sono assoggettati al regime di essenzialità che regola la distribuzione energetica e il sistema di sicurezza degli impianti di produzione della rete elettrica nazionale gestita da Terna. Questo significa che l’astensione dal lavoro del personale deve essere effettuata secondo le modalità previste dalla legislazione nazionale in materia di scioperi nei servizi essenziali. Un tema abbastanza caldo in questi giorni in Italia dopo lo polemiche sugli scioperi nel sito archeologico di Pompei e nei trasporti urbani di Roma. La centrale elettrica di Ottana Energia, così come le centrali Enel di Assemini e del Sulcis, è assoggettata al regime di essenzialità fino al 31 dicembre 2015. Un regime, questo, che pone gli impianti interessati al riparo dagli sbalzi dei prezzi di mercato, ma li sottopone anche a obblighi inderogabili. Quali, appunto, quelli sulle modalità nell’attuazione degli scioperi. Nonostante i vincoli, tuttavia, la protesta sembra destinata ad andare avanti. Anche perché, nella vertenza, non si registra nulla di nuovo. A inasprire i rapporti tra le parti è stata la decisione unilaterale dell’azienda di ridurre l’organico dei turnisti da sette a sei lavoratori, aumentando così i carichi di lavoro già di per se gravosi per il consistente taglio da 13 a 7 unità operato negli ultimi anni. La richiesta di ripristinare le dimensioni dell’organico è caduta nel vuoto.

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