La Nuova Sardegna

il caso

Abbanoa vince in tribunale: class action bocciata, in 37mila pagheranno la cauzione

di Luca Rojch
Un impianto di Abbanoa
Un impianto di Abbanoa

Per il giudice chi ha un contratto con la società idrica deve pagare il deposito, in media 52 euro. Ma viene contestata la clausola che dà la possibilità di slacciare le utenze dei condomini

29 luglio 2015
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CAGLIARI. Abbanoa vince la battaglia dell’acqua. Il tribunale di Nuoro dà ragione al gigante idrico e apre i rubinetti dei conti di 37mila clienti. Gli irriducibili del ricorso dovranno versare alla società una media di 52 euro a testa. Il costo del deposito cauzionale.

Affondati. L’Adiconsum aveva presentato una class action al tribunale di Nuoro. Contestava la richiesta fatta ai 715 mila clienti da Abbanoa: il pagamento del deposito cauzionale. Ma il giudice ha dato ragione, almeno in parte, ad Abbanoa. La sentenza respinge il ricorso presentato dall’Adiconsum che contestava diversi punti. L’Autorità per l’energia, per chi aveva presentato ricorso, consigliava, ma non imponeva di porre un deposito cauzionale. Ma il tribunale ha respinto questa interpretazione.

In altre parole tutti dovranno pagare. «L’introduzione della clausola di deposito cauzionale – si legge nell’ordinanza – non contrasta con norme imperative di legge né con norme dispositive predisposte a favore dell’utente». I giudici hanno anche sottolineato che «la natura della clausola oggetto del giudizio è di garanzia. È un mezzo di autotutela del credito che permette di compensare il deposito con il debito maturato».

L’ad. «In Sardegna era presente una forte discriminazione, frutto delle precedenti gestioni – spiega la nota di Abbanoa –. Due terzi dei clienti avevano pagato una forma di deposito (anticipo consumi) in passato, un terzo no. La decisione di Abbanoa puntava a sanare questa incongruenza che privilegiava alcuni a scapito di altri». E su twitter l’amministratore delegato di Abbanoa Alessandro Ramazzotti lancia la sua dichiarazione: «Tutti devono pagare il deposito cauzionale. Il Tribunale dà ragione ad Abbanoa. Si afferma un principio di giustizia. No ai favoritismi».

In cifre. Tradotto in numeri dei 715mila utenti di Abbanoa 37mila non hanno mai pagato il deposito cauzionale. E dopo questa sentenza la società sta per far partire le lettere di sollecito di pagamento ai morosi. Una media di 52 euro a testa che ora dovranno pagare. «Ogni anno vengono presentate 26mila chiusure contrattuali per volture o cessazioni – continua il documento di Abbanoa – tra queste ci sono di media 9 milioni di euro di insoluti. I depositi funzionano come la caparra nei contratti d’affitto».

I condomini. Ma una parte del ricorso dell’Adiconsum è stata accolta dal tribunale di Nuoro e riguarda l’atteggiamento di Abbanoa verso i condomini. Di solito la società taglia il servizio a tutto il condominio anche se una parte ha pagato in modo regolare. Ma questa pratica viene contestata nella sentenza. «Pare fonte di un grave squilibrio contrattuale la possibilità per Abbanoa di avvalersi di uno strumento di coercizione in grado di incidere sulla sfera individuale del condomino virtuoso, senza dover prima opporre l’eccezione di inadempimento nei confronti del condomino moroso e in ogni caso pare fonte di squilibrio la clausola che permette al gestore di imporre lo slaccio dell’utenza all’intero condominio, impedendo la fruizione del servizio ai condomini in regola con i pagamenti». In altre parole si contesta l’abitudine di Abbanoa di chiudere il contatore che dà l’acqua a tutto il condominio anche se a non pagare è solo una parte. «Lo squilibrio contrattuale si percepisce nella posizione del singolo utente che non ha strumenti per evitare lo slaccio dipendendo, quest’ultimo, da fattori completamente estranei alla sua sfera di controllo. Deve ritenersi vessatoria la clausola inserita nelle condizioni generali di contratto per utenze condominiali predisposta da Abbanoa, all’art. 14 “Morosità e sospensione del servizio idrico integrato” nella parte in cui prevede, una volta formalizzata la messa in mora che “Il Gestore provvede alla tutela del proprio credito secondo quanto stabilito nel Regolamento del Servizio idrico Integrato ricorrendo anche alla sospensione del servizio idrico integrato con interruzione della fornitura al contatore master. La sospensione della fornitura idrica e di depurazione sul contatore generale comporterà la mancata erogazione del servizio per tutte le utente collegate”. La società deve essere inibita dall’inserimento della clausola nelle condizioni generali di contratto».

Le mille lettere. Ma secondo Abbanoa anche questo passaggio della sentenza è in fondo a suo favore. «È riaffermato l’obbligo per gli amministratori di condominio di segnalare ad Abbanoa i casi di morosità tra gli inquilini – chiude il documento –. Abbanoa ha pronte mille lettere di sollecito da inviare agli amministratori che non hanno rispettato l’obbligo. Le morosità condominiali sono uno dei problemi che in questi mesi ha impegnato Abbanoa».

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