La Nuova Sardegna

Barracciu accusa Pili: diffondi solo fantasie E lui: i danni ci sono

Barracciu accusa Pili: diffondi solo fantasie E lui: i danni ci sono

Sopralluogo dell’assessore Firino assieme ai Forestali: «Beni inestimabili, Regione impegnata nella vigilanza»

28 luglio 2015
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CABRAS. Una cosa è certa: non se le sono mandate a dire. Il botta e risposta a distanza tra Francesca Barracciu e Mauro Pili è stato uno scontro duro in cui sono volati paroloni. Se per il sottosegretario del ministero dei Beni culturali il deputato di Unidos è «un capitano di sventura», per Mauro Pili Francesca Barracciu è «priva del minimo senso del ridicolo».Insomma, un pesante scontro a distanza. L’affondo del sottosegretario è partito da Oristano, durante un incontro sulla riqualificazione di un edificio statale: «Pili si comporta in questo modo perché deve ricordare ai sardi la sua esistenza, ma quando lo fa viene puntualmente smentito dai fatti. A Mont’e Prama non è successo nulla». La risposta del deputato è arrivata dalla pagine di Facebook: «Parlare di danni inesistenti nel sito di Mont ‘e Prama è come affermare che si può percorrere la Sardegna con la stessa benzina necessaria per fare il giro del mondo». Tra i due rappresentanti sardi della politica nazionale sono volati gli stracci anche quando il discorso ha abbracciato le sorti dello scavo, «importantissimo e seguito con attenzione certosina anche dal ministro», secondo Barracciu, “pensano che i sardi abbiano l’anello al naso e non abbiano visto le immagini dello scempio», secondo Pili. Punti di vista opposti su una faccenda che ha acceso gli animi dei due. E se per Francesca Barracciu pare non sia successo nulla, oltre alle “fantasie” del deputato di Unidos, per Pili la vicenda avrà uno strascico legale: «Ho chiesto un incontro al magistrato per consegnare i documenti in mio possesso e i rilievi fotografici compiuti dai nostri tecnici».

Di diverso tenore le dichiarazioni di Claudia Firino: «Auspico la massima cautela nel lavoro in questo luogo straordinario che è intenzione della Regione valorizzare al meglio e sul quale c’è un investimento molto forte, come testimonia il sistema delle telecamere termografiche qui in uso da febbraio». Così l'assessore che ha visitato il sito alla presenza anche del Corpo forestale, compreso il magazzino dove sono custoditi i reperti. «I Giganti rappresentano un bene inestimabile per una nuova chiave di lettura della nostra cultura». ha concluso. (c.z.)

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