La Nuova Sardegna

Sognando l’Utopia Con Valdez e Julius

di Walter Porcedda
Sognando l’Utopia Con Valdez e Julius

In arrivo anche Danilo Rea, Erik Truffaz e la Kocani Orkestar

25 luglio 2015
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Il carismatico e stratoferico Chuchio Valkdes, momunento vivente al jazz latino, ma anche l’imprevedibile e geniale sassofonista Orlando Julius, uno dei primi ad avventurarsi sulle onde impetuose e accattivanti dell’afro beat. Il raffinato Danilo Rea, lo sperimentale Truffaz, la trascinante Kocani Orkestar guidata dal trombettista Naat Veliov, il formidabile trio Sissoko, Salis e Don Moye.

Dal 30 luglio al 15 agosto a Oristano e provincia è il tempo di Dromos, festival sulla soglia della maturità – compie diciasette anni – ma è già adulto. Un gioellino di rassegna che incastra con intelligenza la musica con le arti visive, grazie anche alla presenza di un critico di idee originali come Ivo Serafino Fenu. Il grande spettacolo con l’evento di nicchia dedicato allo spettatore evoluto ma in grado di incuriosire e interessare il neofita. Dromos è un interessante mix di cultura popolare e voglia di stare nel mondo. Ama la cultura delle metropoli ma esalta la lentezza riflessiva delle periferie. Scegliendo sempre un motto, una parola d’ordine o un segno che poi è la chiave per aprire porte diverse. Senza preconcetti, disponibile al confronto e allo scambio. “I Have a dream”, il celebre slogan diventato storia del discorso di Martin Luther King, evoca marce della pace e soprattutto battaglie per i diritti civili, sempre e purtroppo ancora all’ordine del giorno. Ed è proprio questa la rotta segnata da questo Dromos 2015 che sceglie di dedicare l’edizione di questo anno al grande scrittore Eduardo Galeano scomparso lo scorso aprile.

E lo slogan di Luther King dà il filo(sottotitolo “L’Utopia necessaria” )anche alle esposizioni curate da Fenu alla Pinacoteca di Oristano (al via il 30 luglio e fino al 13 settembre). Una di fotografie, “Sm” di Egle Picozzi, “Sorridere all’Utopia” scatti di Lorenzo Dell’Uva e “Utopia negata” selezione di opere dalla collezione di Antonio Manca (da Schifano a Wharso). Fitta la rete di appuntamenti con la musica (ma oltre a concerti e mostre da seguire anche numerosi incontri e dibattiti sul tema dell’utopia). Imperdibile quello con il gigante del pianoforte jazz Chucho Valdez con la leggendaria formazione degli Irakere (7 agosto a Baratili San Pietro). Ma il via è il 31 luglio a San Vero Milis con il duo Oy e il loro mix tra Africa ed Europa. Il 1agosto a Mogoro tappa del tour mondiale del brasiliano Criolo. A Oristano il 2 l’incontro tra Mauro Sigura, suonatore di oud e il suo quartetto con il trombettista francesce Erik Truffaz. L’indomani ancora a Oristano, alle 22,30 è la volta di “Caracas” con Valerio Corzani e Stefano Saletti entrambi provenienti da esperienze importanti (Mau Mau, Cafè Loti) in un viaggio alle radici delle musiche del mondo. Prima del live, spazio a Moni Ovadia con la sua conferenza su “Le belle utopie”.

Il 5 a Bauladu, alle 22,30 omaggio a De Andrè reso dal pianista Danilo Rea, dopo il film di Gianfranco Cabiddu “Faber in Sardegna”.

L’8 agosto a Villa Verde, nel bosco di Mitza Margiani, il paco per Jazz (R) evolution con Baba Sissoko, Antonello Salis e Don Moye. Musica pirotecnica e da ballare dai Balcani con la Kocani Orkestar guidata dal trombettista King Naat Veliov.

Dal 13 al 15 agosto a Nureci, Dromos si tinge di blues con il festival dedicato alla musica del diavolo che proporrà tre diverse serate. Primo appuntamento il 13 agosto con il chitarrista inglese Ian Sieagal e la sua band. Il 14 lo spazio è tutto per la Bud Spencer Blues Explosion, tra le formazioni più energiche del panorama nazionale. A chiudere in bellezza Dromos e Mamma blues il 15 agosto il sassofonista Orlando Julius, pioniere dell’afrobeat che arriverà a Nureci con la formidabile band degli Heliocentrics. Il gruppo, che è di stanza a Londra, ha accompagnato in uno dei suoi recenti tour anche il vibrafonista etiope Mulatu Astatke.

Video

Raggiunto l'accordo per la Giunta, Alessandra Todde: «I nomi degli assessori subito dopo Pasqua»

Le nostre iniziative