La Nuova Sardegna

Rischia la paralisi il Comune del Marghine

Col sindaco agli arresti domiciliari e il segretario comunale che non può mettere piede nel paese, il comune di Borore è alla paralisi. Il vice sindaco, Mario Trazzi, ieri ha preso contatti...

18 luglio 2015
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Col sindaco agli arresti domiciliari e il segretario comunale che non può mettere piede nel paese, il comune di Borore è alla paralisi. Il vice sindaco, Mario Trazzi, ieri ha preso contatti con la prefettura per sapere come deve comportarsi, anche perché per il 23 è convocata una riunione di consiglio con argomenti importanti all’ordine del giorno, ma non ha ricevuto risposta. In comune si è creata una situazione surreale di stallo. I consiglieri comunali di maggioranza e il gruppo Borore 2.0, intanto, hanno diffuso una nota manifestando preoccupazione e dispiacere per quanto accaduto in comune. Confermano «piena fiducia al sindaco Salvatore Ghisu» esprimendo vicinanza e sostegno a lui, al consigliere Antonio Contini, al segretario Giuseppe Mura e all’ingegnere Marco Contini «convinti che sapranno chiarire la correttezza di tutti gli atti». Solidarietà a Michele Corda è stata espressa dal direttivo del Consorzio industriale composto da Paolo Clivati, Gian Paolo Marras, Francesco Manconi e Sebastiano Murru. (t.g.t.)

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