La Nuova Sardegna

Quartu, autopsia per chiarire gli ultimi dubbi

La tragedia di Gilberto e Franca Nurra Lui ha ucciso lei e poi si è sparato

12 luglio 2015
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QUARTU. Si aspetta l’autopsia che verrà eseguita lunedì al policlinico di Monserrato e poi i corpi dell’avvocato Gilberto Nurra e della moglie Franca Mastinu verranno riconsegnati ai familiari. Non ci saranno altri atti da parte della magistratura dopo che verrà reso noto il risultato dell’esame condotto dal medico legale. L’avvocato Nurra penalista noto per i processi degli anni della Superanonima sequestri e della banda di Is Mirrionis venerdì 10 luglio ha ucciso la moglie con un colpo di pistola alla testa e poi si è ammazzato con la stessa pistola. Alla polizia ha fatto una telefonata prima di uccidere la moglie, annunciando il gesto e spiegando che avrebbe lasciato la chiave di casa sotto la porta. Inutile la corsa a Quartu nella casa di via Irlanda 116 al sesto piano tentata dagli agenti del commissariato di Quartu: l’avvocato era già morto, l’hanno trovato sul pavimento, in camera da letto la moglie, il colpo fatale l’aveva raggiunta alla fronte.

In una lettera la spiegazione del gesto. Qualcosa che molti colleghi sapevano perché l’avvocato Nurra non lo nascondeva: lui era malato, di un male incurabile, (i vicini raccontano che la moglie, di otto anni più giovane, lo seguiva passo passo. Poi c’erano anche altri problemi, di natura economica. La professione non andava bene più come un tempo, l’avvocato Nurra aveva contratto alcuni debiti, quello dei creditori era diventato un assillo pesante per un uomo non più giovanissimo. Anche lui aveva dei crediti (lo spiega nella lettera), ma gli era stato impossibile esigerli, da qui l’inizio dei problemi economici e il tentativo di risolverli con prestiti che lui era sicuro di onorare una volta fosse rientrato in possesso delle somme che gli erano dovute. Nella lettera l’avvocato è stato esplicito: nella casa in affitto non erano più in grado di pagare i conti”. Per i vicini di casa i Nurra erano una coppia unita, tutti e due molto gentili, un piacere incontrarli e scambiare due parole. Nella casa dopo la tragedia sono arrivati il figlio e il fratello dell’avvocato.

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