La Nuova Sardegna

Raffaello, Van Gogh, Guercino: capolavori trafugati in esposizione a Cagliari

di Mauro Lissia
Il giardiniere di Vincent Van Gogh
Il giardiniere di Vincent Van Gogh

Tante le opere preziose che si potranno vedere tra cui il celeberrimo ritratto "La muta" del magnifico pittore di Urbino. Si tratta di pezzi tutti pregiatissimi recuperati nei decenni dai carabinieri in mezzo mondo

09 luglio 2015
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CAGLIARI. Il celeberrimo ritratto “La muta” di Raffaello Sanzio, l’Arlésienne e il Giardiniere di Vincent Van Gogh, un meraviglioso San Giovanni Battista del Guercino, alcuni falsi d’autore attribuiti a De Chirico, Giacometti e Fontana, tre bronzetti sardi frutto di scavi clandestini: la straordinaria mostra che verrà inaugurata il 15 luglio alla Cittadella dei musei, nelle ex carceri di San Pancrazio, è un evento culturale storico per la Sardegna, che per la prima volta ospiterà un centinaio di opere d’arte di diverse epoche, tutte di importanza mondiale. Si tratta di capolavori trafugati nei decenni da musei, gallerie, chiese e collezioni private, che i carabinieri del Comando tutela patrimonio culturale hanno recuperato con un lavoro d’indagine internazionale, il cui valore non sarà mai riconosciuto abbastanza.

In questi giorni è arrivata da Roma la garanzia di Stato sul trasporto, quindi ora è davvero tutto pronto per l’apertura al pubblico dell’esposizione, frutto di un accordo tra Regione, Ministero dei Beni culturali e Comando generale dei carabinieri raggiunto dopo una lunga trattativa condotta nel massimo riserbo. Curatore della mostra è il soprintendente ai Beni culturali della Sardegna Marco Minoja: il dirigente ministeriale e i suoi collaboratori hanno istruito l’iniziativa, studiato l’allestimento e tutti gli aspetti che riguardano l’organizzazione. Ma buona parte del merito va dato all’amministrazione regionale, che non si è lasciata sfuggire l’occasione unica di dare il proprio contributo per portare in Sardegna ed esporre per tre mesi capolavori che sono custoditi nei maggiori musei e gallerie d’Italia e del mondo.

Una mostra che nel corso dell’estate – la chiusura è prevista per il 15 ottobre - farà il paio con quella dei Caravaggeschi a Sassari, una coincidenza fortunata per chi ama l’arte e forse un richiamo in più per la stagione del turismo. Il pezzo forte sarà La Muta di Raffaello, dipinto dal maestro di Urbino nel 1507, probabilmente a Firenze, e conservato alla Galleria nazionale delle Marche. Nella notte tra il 5 e il 6 febbraio 1975 dal Palazzo Ducale di Urbino il quadro - che raffigurerebbe Giovanna Feltria, la figlia Federico da Montefeltro - venne rubato insieme alla Madonna di Senigallia e alla Flagellazione di Cristo di Piero della Francesca. L’enigmatico ritratto venne recuperato dai carabinieri insieme agli altri due l’anno successivo in un Hotel di Locarno, in Svizzera. Una sorte toccata a centinaia di capolavori di ogni epoca storica, che negli anni vengono esposti in diverse sedi italiane.

Con il dipinto rinascimentale, fanno parlare di sé un San Giovanni Battista del Guercino, due Van Gogh, l’Arlesienne del 1890 e Il Giardiniere del 1889, rubati nel 1998 dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Saranno esposti anche alcuni falsi eccellenti, opere contraffatte attribuite ad Alberto Giacometti, Lucio Fontana e Giorgio De Chirico. Poi ancora molte altre opere importanti.

La mostra sarà visitabile da martedì alla domenica, dalle 9 alle 19. Nei prossimi giorni i dettagli dell’iniziativa saranno illustrati dalla Regione in una conferenza stampa.

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