La Nuova Sardegna

ultima proposta del governo

Italicum, tre i collegi sardi per eleggere i 17 deputati

CAGLIARI. La Sardegna ha vinto la sua piccola battaglia per l’Italicum, la legge elettorale nazionale pensata e voluta dal governo Renzi. Nello schema consegnato alla commissione Senato per la...

09 luglio 2015
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CAGLIARI. La Sardegna ha vinto la sua piccola battaglia per l’Italicum, la legge elettorale nazionale pensata e voluta dal governo Renzi. Nello schema consegnato alla commissione Senato per la discussione, i collegi saranno tre: Nord (5 candidati), Centro (5) e Sud (7). In tutto saranno 17 i deputati da eleggere. Dunque, è stato cancellato il rischio che i collegi fossero solo due, come Palazzo Chigi aveva ipotizzato nella prima bozza. Per riuscire nell’impresa di arrivare a tre, è stato necessario però rimescolare un po’ le carte, con l’obiettivo dichiarato di far superare al terzo collegio, quello del Centro, la soglia minima dei 437.163 elettori, fra l’altro una delle più basse se confrontati con quelle degli altri 100 collegi previsti dall’Italicum. A dar manforte al Centro sono stati 18 Comuni dell’ex Provincia di Cagliari. Nel dettaglio sono Ballao, Escalaplano, Escola, Esterzili, Gergei, Gesico, Guasila, Isili, Mandas, Nuragus, Nurallao, Nuragus, Nurri, Orroli, Sadali, Samatzai, Serri e Villanovatulo. Secondo l’ultimo schema del Governo, questi Comuni faranno parte del collegio elettorale Centro di cui fanno parte le province di Oristano, Nuoro, dell’Ogliastra e del Medio Campidano. Solo due Province in quello Nord: Sassari e Olbia-Tempio. Il collegio Sud sarà formato dalla Provincia di Cagliari (meno i 18 Comuni in prestito al Centro) e da quella del Sulcis-Iglesiente. Ora lo schema del Governo dovrà essere votato da quel Senato, che come si sa – sempre per ’Italicum – non sarà più eletto dai cittadini, ma nominato.

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