La Nuova Sardegna

LITORALI

Platamona, ci sono i bagni ma la sicurezza scarseggia

di Salvatore Santoni
Platamona, ci sono i bagni ma la sicurezza scarseggia

Tra Sassari e Sorso in dieci chilometri di spiaggia soltanto pochi tratti sono presidiati

05 luglio 2015
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SASSARI. Oltre dieci chilometri di spiagge dorate e altri otto di falesie a picco sul golfo dell’Asinara accessibili da una decina di discese a mare. È l’istantanea mozzafiato che offre dall’alto il litorale che si estende da Platamona a Marritza. A terra, invece, il pugno allo stomaco delle macerie dell’ex lido Iride, l’ex stabilimento balneare diventato un rudere da molto tempo, una pulizia dell’arenile che lascia ancora molto a desiderare e una carenza cronica dei servizi più elementari come bagni e fontanelle pubbliche. L’infrastrutturazione di Platamona sconta i grande ritardo del mega progetto di riqualificazione del Comune di Sorso, finanziato con 9 milioni euro della Regione ma fermo al palo oramai da quasi 5 anni.

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Servizi. Fino a pochi giorni fa gli unici bagni pubblici disponibili erano quelli della Marina di Sorso e i chimici della Rotonda di Platamona. Oggi, con l’arrivo sul litorale delle prime “bandiere blu”, le discese quarta e quinta sono state attrezzate con dei bagni chimici (anche per disabili). In ogni spiaggia sono presenti i cestini per la raccolta differenziata. Su tutta la costa sono presenti chioschi-bar, ma non tutte le spiagge garantiscono il servizio di salvamento a mare: molte zone sono scoperte.

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Parcheggi. Fino all’anno scorso, ai non residenti a Sorso sostare nelle discese a mare poteva costare molto salato. Quest’anno il Comune di Sorso non ha ancora deciso il da farsi. Gli stalli disponibili lungo la costa sono circa 1400, senza considerare le centinaia di soste selvagge – tollerate a discapito della sicurezza – effettuate ogni anno ai bordi della strada litoranea di Platamona, la Sp81. L’alternativa all’auto è la linea Atp che collega tutta la costa con Sorso e Sassari.

Bandiera blu. La novità di quest’anno interessa le discese a mare quarta e quinta, entrambe destinatarie dell’ambito riconoscimento internazionale della “Bandiera blu 2015”: purtroppo si tratta anche delle uniche fornite di un minimo di servizi ai bagnanti come l’essenziale salvamento a mare, la “bau beach” (la spiaggia per cani identificata nella quarta discesa), i bagni chimici, le passerelle e i Job (carrozzine da spiaggia) a disposizione di bagnanti disabili e anziani.

Dune di canne. I problemi iniziano nel tratto che va dalla Marina di Sorso a Marritza, in direzione Castelsardo. Quest’anno l’amministrazione comunale di Sorso ha scelto di triturare le canne – vengono trascinate a mare dal fiume Silis e poi sparse lungo la costa dal moto ondoso - per poi depositarne il pastone proprio sopra il sistema dunale costiero: uno spettacolo poco piacevole che ha fatto scattare le proteste dei bagnanti che frequentano quella zona. Come se non bastasse, nonostante gli sforzi dell’amministrazione comunale, in molti tratti risulta carente anche la pulizia delle spiagge.

Qualità delle acque. Attualmente le acque di balneazione sono classificate con qualità “eccellente”: nonostante qualche eccezione transitoria, il mare di Platamona è sostanzialmente limpido. I punti critici sono notoriamente quelli della foce del fiume Silis e nello specchio d’acqua prospiciente al lido di Sorso, in corrispondenza dello scarico del depuratore consortile Sorso-Sennori.

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